Salute

'Comunità Amica dei Bambini' e allattamento al seno, le tre ASST aderiscono al progetto UNICEF

Il progetto “Comunità Amica dei Bambini” trova la sua chiave di successo nell’alleanza tra tutti gli attori istituzionali e dell’associazionismo che, a vario titolo, interagiscono con le mamme sin dall’inizio della gravidanza

Un’unica Politica per l’allattamento materno nel territorio dell’ATS della Val Padana! A darne la notizia, l’ATS della Val Padana e le ASST di Crema, Cremona e Mantova riunite in conferenza stampa nelle sedi dell’ATS di Mantova e Cremona per presentare l’adozione congiunta da parte dell’Agenzia stessa e delle tre ASST di questo documento, che suggella l’impegno formale a perseguire e realizzare le finalità del progetto “Comunità Amica dei Bambini” di UNICEF, ovverosia promuovere l’allattamento materno, attraverso azioni informative verso le mamme e di supporto professionale da parte degli operatori.

La scelta di intervenire con determinazione in questo ambito nasce dalle rilevazioni dei dati di prevalenza dell’allattamento materno nel primo anno di vita (che evidenziano ampi spazi di miglioramento nel territorio dell’ATS) e da un’indagine condotta da ATS sui suoi determinanti, per comprenderne meglio l’impatto sulla scelta della donna di allattare lungo tutto il percorso nascita (per presentarne i risultati è stato predisposto un video disponibile sul sito web dell’Agenzia www.ats-valpadana.it1).

Il progetto “Comunità Amica dei Bambini” trova la sua chiave di successo nell’alleanza tra tutti gli attori istituzionali e dell’associazionismo che, a vario titolo, interagiscono con le mamme sin dall’inizio della gravidanza sino ai primi anni di vita del bambino. Al tal fine, ATS svolge un ruolo di governance (anche culturale e formativa per gli operatori) sul territorio, nella messa in rete di tutti i soggetti che hanno rapporti diretti con le mamme e nel dotarli di strumenti utili a supportarle, anche a superare i momenti di difficoltà che possono incontrare; un lavoro che rappresenta la concreta testimonianza della volontà di garantire a tutte le mamme in maniera equa opportunità di salute in tutto il territorio.

Il percorso previsto da UNICEF per rilasciare la qualificazione di “Comunità Amica”, prevede 7 Passi puntualmente codificati (“Sette Passi per una Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno”). Il primo è l’adozione (formale) della Politica per l’Allattamento; un documento, frutto dell’attività di un gruppo multiprofessionale ed intersettoriale composto da operatori di ATS e delle tre ASST, che sancisce alcuni principi fondamentali che riguardano l’allattamento e l’alimentazione dei bambini che dovranno tradursi in azioni concrete. In primo luogo la sua diffusione e comunicazione a tutti gli operatori e a tutte le mamme; al fine di raggiungere la platea più ampia possibile, la Politica è stata tradotta in diverse lingue e verrà affissa in tutti i luoghi di contatto con le mamme e con le famiglie. Quindi, il rispetto del Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, per proteggere l’allattamento da forme di pubblicità che possono indurre le mamme a privilegiare il ricorso a prodotti artificiali e, comunque, per promuovere presso tutte le madri (anche a quelle che, per vari motivi, decidono di non allattare) l’importanza di una corretta alimentazione del bambino. A seguire, il consolidamento dei percorsi formativi (in parte già avviati) rivolti a tutto il personale delle Aziende Sanitarie, ai Pediatri di Libera Scelta ed ai Medici di Medicina Generale. Percorsi impegnativi – partiti in parallelo alla codifica della Politica – attivati per promuovere un cambiamento culturale, rivolto a tutti operatori delle strutture sanitarie (ostetriche, ginecologi, operatori dei punti nascita e dei consultori, ecc.), ai Pediatri di Libera Scelta e ai Medici di Famiglia, affinché possano offrire alle madri informazioni corrette circa i benefici dell’allattamento materno, in coerenza con le evidenze scientifiche prodotte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da UNICEF. I percorsi formativi hanno potuto contare anche sull’alleanza con le mamme (attraverso le associazioni che le rappresentano – tra cui Mammalia e Gocce di Latte – e portano la loro esperienza agli operatori ed ad altre mamme, supportandole nella scelta dell’allattamento) oltre che sulla collaborazione attiva dei Comitati Percorso Nascita e delle Reti Integrate Materno Infantili delle ASST. Da ultimo, la presenza nei luoghi pubblici di spazi protetti e dedicati ad ogni neonato e a chi lo accompagna, i Baby Pit Stop; spazi privilegiati ed accoglienti, allestiti nel rispetto di specifici standard predefiniti da UNICEF, nel quale mamma e neonato potranno trovare la necessaria tranquillità e riservatezza per l’allattamento, il ristoro ed il cambio dei bambini.

Fondamentale, in questo progetto, è il ruolo del tutor designato da UNICEF per il nostro territorio che accompagnerà le strutture durante tutto il percorso e verificherà le azioni effettivamente intraprese dalle Aziende coinvolte (anche attraverso l’analisi puntuale di evidenze documentali) – valutandone anche l’efficacia – per poter riconoscere ufficialmente il territorio dell’ATS della Val Padana “Comunità Amica dei Bambini”. La valutazione interesserà dapprima la dimensione organizzativa e si concluderà con interviste condotte dal team UNICEF (coordinato dal tutor) alle mamme utenti delle strutture coinvolte.

Un progetto articolato e sfidante, che ha rappresentato – e continuerà a rappresentare – un’opportunità concreta per realizzare l’integrazione tra ospedale e territorio, tra ATS e ASST, che rientra tra i principi cardine della Legge di Riforma del Sistema Sociosanitario Lombardo.

Alle conferenze sono intervenuti:
il Direttore Generale, Salvatore Mannino e il Direttore Sanitario, Silvana Cirincione dell’ATS della Val Padana;
il Direttore Sociosanitario, Renzo Boscaini dell’ASST di Mantova;
il Responsabile di Progetto per l’ATS della Val Padana (Laura Rubagotti, ATS della Val Padana)
i Referenti locali di Progetto (Valeria Fasolato, ASST Mantova; Enrica Ronca, ASST Cremona; Maria Damiana Barbieri, ASST Crema);
il Responsabile UOS Reti per la Famiglia ATS della Val Padana (Doriana Paganini, ATS della Val Padana)
il tutor UNICEF designato per il nostro territorio, Rita Mascheroni.

redazione@oglioponews.it

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