Masterplan, Casalmaggiore c'è: in
consiglio solo Piccinelli contraria
Il punto Masterplan 3C passa al consiglio comunale di Casalmaggiore con i voti della maggioranza e anche della minoranza del Gruppo Toscani. Il no, invece, è giunto da Annamaria Piccinelli. E proprio le posizioni delle due minoranze vanno poi analizzate.
Ma andiamo con ordine: il sindaco Filippo Bongiovanni ha dapprima spiegato come nacque, nel 2018, Masterplan 3C, una associazione temporanea di scopo che, ideata dagli Industriali di Cremona, mirava ad avere una visione strategica e territoriale, per rendere attrattivo l’intero territorio provinciale. Diversi i tavoli costituiti dopo i problemi legati al Covid, che di fatto hanno ritardato la partenza vera e propria di Masterplan al 26 novembre 2021.
Turismo, infrastrutture, università e lavoro giovanile più altri tavoli di lavoro che, come ha rivelato Bongiovanni, hanno funzionato in alcuni casi e in altri invece meno. Ora l’idea di prorogare il percorso fino al 2026 con il costo di 10 centesimi per abitanti di ciascuno dei tre comuni, anche per affrontare al meglio – e territorialmente uniti – il tema del PNRR, ad esempio.
Da Piccinelli un secco no, perché Masterplan 3C non è super partes ma è una visione di parte degli Industriali, un loro documento che dà voce solo agli imprenditori e non tiene conto, ad esempio, delle pulsioni del mondo ambientalista. “Inoltre – ha aggiunto Piccinelli – il baricentro è molto spostato su Crema, tanto è vero che al tavolo iniziale su 50 imprenditori non ve n’era uno solo di Casalmaggiore: per Masterplan 3C noi siamo il brutto anatroccolo”.
Se Piccinelli ha invitato a uscire, Luciano Toscani ha invitato ad essere più presenti. “Quando detto dalla consigliere Piccinelli è condivisibile per larghi tratti. Ma non è colpa dei cremaschi – ha rimarcato il consigliere – se noi casalaschi siamo poco presenti. Noi voteremo a favore della proroga, perché Masterplan è un’opportunità da cogliere, ma chiediamo che il Casalasco pesi in effetti di più”.
“I numeri sono inferiori – ha chiosato Bongiovanni – anche perché dei tre comuni siamo il più piccolo: ma si parla di infrastrutture e servizi alla persona e, solo per citare questi due temi, il nostro territorio ne ha fortemente bisogno. Uscire vorrebbe dire perdere un treno importante”.
G.G. (video Alessandro Osti)