Cronaca

Peste suina: in un mese
nessun nuovo caso

La situazione della Peste Suina Africana in Lombardia mostra finalmente segnali di miglioramento, con nessun nuovo caso registrato nell’ultimo mese. È quanto emerso durante la seduta congiunta delle commissioni Sanità e Agricoltura al Pirellone, alla presenza del commissario straordinario e dell’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi.

Durante l’incontro è emerso che il governo è intenzionato a destinare fondi indiretti per un totale di 10 milioni di euro attraverso bandi che partiranno nel nuovo anno, ma secondo il consigliere regionale del PD Matteo Piloni si tratta di “risorse insufficienti”. Piloni chiede che i fondi vengano estesi anche alle zone 1 e 2, oltre alla zona di restrizione 3, sottolineando come “il settore ha perso circa 20 milioni di euro al mese dall’inizio dell’anno”.

Più critica la posizione del Movimento 5 Stelle. La consigliera Paola Pollini evidenzia come se “si fosse agito ieri, con la risolutezza dimostrata oggi, forse la filiera suinicola lombarda non si troverebbe a dover fare i conti con un autentico massacro”. Il capogruppo pentastellato Nicola Di Marco rincara la dose: “La destra che ha costruito le proprie fortune politiche fotografando i cinghiali di Roma, ha finito per portare i cinghiali, malati, alle porte di Milano e la PSA all’interno degli allevamenti”.

Un punto critico rimane la carenza di personale veterinario. Piloni ha chiesto alla Regione di utilizzare “parte dei 550 milioni inutilizzati di Finlombarda per supportare gli allevatori e investire nel personale veterinario, che in Lombardia è ancora in attesa dei rimborsi del 2023. Tra burocrazia, carenze e altre emergenze come la Blue Tongue e l’influenza aviaria, il settore è in grande difficoltà”.

Sara Zammarini

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