Raddoppio ferroviario, Lucente
e RFI incontrano il territorio
Raddoppio strategico della linea Mantova – Cremona – Codogno e cronici problemi di ritardi e soppressioni dei treni. Oggi in Comune a Cremona l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente e i vertici di RFI hanno illustrato l’andamento dei lavori all’amministrazione comunale e a quella provinciale. Sul tema ritardi, per Lucente occorre puntare sulla comunicazione: “E’ necessario essere più efficienti e tempestivi a livello di comunicazione, cosa che ancora manca e su cui sto lavorando per mandare un segnale immediato all’utenza. Trenord e RFI devono comunicare di più, insieme alla regia regionale. Nel momento in cui questo accadrà, avremo dei pendolari che, anche se arrabbiati per i ritardi, saranno almeno informati di quello che sta succedendo. E se ci sono mezzi sostitutivi o cambi che possano effettuare, che lo sappiano in anticipo e possano pertanto programmare i loro spostamenti”.
Per il tratto Mantova-Piadena siamo all’80% delle demolizioni della sede ferroviaria: confermata la fine dei lavori tra due anni con riapertura ai passeggeri, ma il tratto Bozzolo-Piadena resterà a binario unico fino a maggio 2028. Il costo è pari a 839 milioni.
E’ stato poi Michele Rabino, responsabile Direzione strategie e pianificazione area nord ovest di Rfi a fare il punto sul confronto con i Comuni, la Regione e i cittadini dei territori interessati: “Il dibattito pubblico finito a giugno 2024 ha dato elementi utili a Rfi, siamo in dirittura d’arrivo con elementi condivisi con il territorio”. Per il tratto Piadena – Cremona e Cavatigozzi – Codogno, tra un anno sarà finito il progetto di fattibilità tecnico economica ma poi bisognerà trovare i finanziamenti: costo 1 miliardo e mezzo.
Tra l’altro è stato annunciato che da maggio 2025 inizierà l’eliminazione di due passaggi a livello tra Maleo e Codogno (tra cui quello in cui perse la vita Elisa Conzadori), per un costo di 23 milioni di euro.
Il servizio di Giovanni Palisto