San Carlo, Pro Loco soddisfatta:
centrata nuova "strategia" del cibo
La sagra del cotechino e del blisgòn ha ospitato, come tradizione per l’ultimo giorno di Fiera, dedicato al patrono di Casalmaggiore San Carlo Borromeo, alcuni ospiti delle Case di Riposo Busi di Casalmaggiore e Germani di Cingia de’ Botti.
Tortelli di zucca finiti, o meglio riservati, con le ultime scorte, agli stessi “nonni”, ma il fatto che si sia dato fondo alle riserve è ovviamente un ottimo segnale per la Pro Loco di Casalmaggiore, organizzatrice della sagra e della fiera.
Bilancio positivo, dunque, per una fiera che si sposta sempre di più verso la cosiddetta “area food”, fornendo novità gradite anche oltre la sagra, in particolare in via Favagrossa.
Meno bancarelle, più street food. Questa può essere la via, anche per il futuro: nell’intervista a CR1 il parere di Giuseppe Boles, consigliere della Pro Loco di Casalmaggiore che parla di “scelta non imposta, ma dettata anche dai tempi e da quello che la gente chiede e vuole, per non diventare anacronistici”.
Giovanni Gardani