È nata la prima Comunità Energetica
Rinnovabile della Diocesi di Cremona
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Mercoledì 30 ottobre, la sala municipale del Comune di Gussola ha visto la nascita della prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) della Diocesi di Cremona. La “Fondazione CER T.O.P. Energie ETS”, questo il nome dell’ente, opererà su un territorio sovracomunale compreso tra il fiume Oglio e il Po, servito da due cabine elettriche primarie situate nei comuni di Piadena Drizzona e Martignana di Po.
Davanti al notaio Laura Genio hanno firmato i 14 enti fondatori: le parrocchie e i comuni di Gussola, di Piadena Drizzona, San Giovanni in Croce, Scandolara Ravara e Rivarolo Mantovano, il Comune di Martignana di Po e tre enti del Terzo Settore Amici di Emmaus, Ospedale Aragona e Fondazione Tosi Cippelletti. Come ricordato dall’Ing. Giuseppe Dasti, coordinatore del progetto sulle comunità energetiche promosse dalla diocese di Cremona, “Rappresenta il primo tassello di un più ampio progetto diocesano che prevede la costituzione di altre cinque CER sul territorio cremonese nelle prossime settimane”.
“Aderire alla comunità energetica vuol dire decidere di condividere virtualmente l’energia nel territorio”, spiega Dasti. “Utenti consumatori e utenti produttori liberamente decidono di associarsi, di mettersi insieme e in questo modo condividono l’energia. Sull’energia condivisa, lo Stato Italiano riconosce degli incentivi che durano vent’anni”.
QUI SOTTO LE INTERVISTE AI SINDACI
La CER, per legge è un ente no-profit “Il gettito che arriverà dalla Fondazione per una parte va a favore di progetti di socialità, un fondo di solidarietà per finanziare progetti sociali sul territorio, e una parte va a favore degli utenti consumatori e degli utenti produttori, purché membri della Comunità Energetica Rinnovata”.
Il Consiglio di Amministrazione della neonata Fondazione sarà guidato da Davide Rech in qualità di presidente, affiancato dai consiglieri Giovanni Fantini, Lucio Attolini, Dino Bernuzzi e Luca Lodi Rizzini. Ernesto Quinto ricoprirà il ruolo di revisore legale dei conti.
Grande la soddisfazione dei presenti. Stefano Belli Franzini, sindaco di Gussola sottolinea il valore “di una collaborazione territoriale su un tema importantissimo, quello delle politiche energetiche, in favore degli enti locali, delle famiglie e di chi ha difficoltà, perché lo scopo di questo progetto è proprio l’aspetto sociale. Anche Federica Ferrari, sindaco di Piadena Drizzona, rimarca il valore per la comunità, mentre Ennio Roberto Oliva, Sindaco di Scandolara Ravara e Pierguido Asinari parlano di “una firma storica”.
Alessandro Gozzi, Sindaco di Martignana di Po, e Massimiliano Galli, Sindaco di Rivarolo Mantovano, auspicano che l’apertura della CER al territorio e ai privati avvenga il più presto possibile, così da “poter restituire alla collettività quanto di buono riuscirà a fare”.
La Diocesi di Cremona ha fortemente voluto questo progetto per unire sostenibilità ambientale e solidarietà sociale. Il prossimo passo sarà aprirsi a privati ed aziende per generare molteplici benefici: dalla riduzione delle emissioni di CO2 al risparmio sui costi energetici, fino al contrasto della povertà energetica delle fasce più deboli della popolazione.
Nelle prossime settimane si costituiranno altre 5 CER sul territorio della diocesi di Cremona, tra cui quella casalasca-viadanese con sede a Viadana. Una volta completato, il progetto diocesano vedrà la partecipazione complessiva di 72 enti fondatori (27 Comuni, 27 Parrocchie e 18 enti del Terzo Settore) distribuiti su sei CER territoriali. Dopo la costituzione, le Comunità si apriranno all’adesione di cittadini privati e imprese, come previsto dalla normativa vigente.
Sara Zammarini