Prevenzione dei tumori femminili,
staffetta della salute all'Oglio Po

Giovedì 31 ottobre nell’ingresso dell’Ospedale Oglio Po di Vicomoscano, dalle 9 alle 13, sarà presente uno stand dedicato alla prevenzione dei tumori femminili, in particolare del carcinoma del collo dell’utero e del tumore al seno.
Questa campagna di sensibilizzazione, realizzata dal’ATS della Val Padana in sinergia con le ASST di Mantova, Cremona e Crema, vuole tenere alta l’attenzione sulla prevenzione quale strumento di diagnosi precoce, che contribuisce in modo significativo all’efficacia della cura nonché ad una prognosi favorevole.
“Si tratta di tre giornate, una per ogni ASST, in cui verrà predisposto uno stand in un’area ospedaliera dove il personale di ATS e quello ospedaliero dedicati agli screening femminili promuoveranno l’adesione ai controlli routinari”, spiega Emanuela Anghinoni, Dirigente Responsabile del Servizio Programmi di Screening di Popolazione di ATS.
“In queste occasioni, sarà possibile verificare la propria posizione di screening, prenotare l’appuntamento per effettuare pap-test, HPV (papilloma virus) test, mammografia o ricevere informazioni sulle modalità di accesso al Portale Prenota Salute di Regione Lombardia per prenotare in autonomia lo screening mammografico. Si tratta di un’occasione significativa per ogni donna per prendersi cura della propria salute”.
Come affermano Daniele Generali (Direttore della Multidisciplinare di Patologia Mammaria dell’Ospedale di Cremona) e Matteo Passamonti (Direttore Radiologia ospedale Oglio Po e referente ASST Cremona per lo screening mammografico) “Prendere parte a questa iniziativa è un modo per farsi un regalo” in quanto “lo screening mammografico rappresenta uno strumento cruciale nella lotta contro il tumore al seno e può fare una grande differenza in termini di prognosi e sopravvivenza”.
Ma cosa significa per le donne partecipare allo screening mammografico? Passamonti spiega che “Significa prima di tutto diagnosi precoce: la mammografia è uno strumento efficace per rilevare il tumore al seno in fase iniziale, aumentando notevolmente le possibilità di cura e guarigione. Comporta un miglioramento delle opzioni terapeutiche: scoprire un tumore in fase iniziale permette di avere più opzioni terapeutiche meno invasive e spesso più efficaci, riducendo la necessità di trattamenti come la chemioterapia o interventi chirurgici più radicali.
Significa riduzione della mortalità: numerosi studi hanno dimostrato che la partecipazione regolare allo screening mammografico riduce la mortalità per tumore al seno poiché consente un trattamento tempestivo. Ed infine educa ad una maggiore consapevolezza: sensibilizzando le donne sull’importanza della salute del seno e promuove una maggiore attenzione verso possibili segni d’allarme”.
Conclude “Se hai fra i 45 anni e i 75 anni di età ti aspettiamo negli Ospedali di Cremona e di Oglio Po”.
“Ringraziamo l’ASST di Cremona – conclude Anghinoni – per aver aderito anche quest’anno al progetto la staffetta della salute con grande convinzione. Scopo dell’iniziativa è infatti quello di diffondere l’importanza della prevenzione attraverso tutti gli screening (mammografico, paptest/HPV e ricerca del sangue occulto nelle feci) al fine di prevenire il più possibile l’insorgenza di una patologia oncologica.”
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