Mancano i medici, Centro
Medicina Sport a rischi chiusura
Il Centro Medicina dello Sport in via Baslenga è attivo da oltre 20 anni, e rende un servizio prezioso alle nostre comunità, tanto che rilascia certificazioni per circa 3.500 visite all’anno. Rischia però di chiudere i battenti, e la beffa è che ciò non avviene a causa di difficoltà economiche o gestionali, o di mancanza di richieste, ma per la carenza di medici sportivi.
A lanciare l’allarme è Carlo Stassano, presidente dell’Atletica Interflumina che volle fortemente portare a Casalmaggiore questa attività che ha inaugurato nel 2003. «Ho mobilitato tutte le mie conoscenze, dalla Regione Lombardia sino a Maurizio Casasco presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, e poi le federazioni medico-sportive, le Università dove si laureano i medici dello sport, ma niente».
Il problema del reperimento di medici dello sport è oggi condiviso, ma nel vostro caso qual è la situazione? «Noi abbiamo bisogno di 2 specialisti, almeno uno per poter mantenere aperto il Centro. Il problema è che, dopo che una è andata a Milano in quanto assunta a tempo indeterminato, l’unica rimasta ci ha già annunciato che a marzo prossimo tornerà in Sicilia, regione di cui è originaria, in modo definitivo. È chiaro che in sua assenza sono costretto a chiudere il centro, che oggi, a causa appunto della presenza di un solo specialista, rimane aperto solo 2 giorni la settimana. La mia sensazione è che non ci siano ormai spiragli».
Il problema è che il Centro di Casalmaggiore non può essere competitivo con chi assume a tempo indeterminato. «I medici sportivi ci sono, ma i centri sono al limite delle loro possibilità. Noi non abbiamo la forza di assumere, chi lavora da noi è a partita Iva. A poter assumere a tempo indeterminato sono i poliambulatori, come potremmo noi che per tre mesi all’anno siamo chiusi, come avviene per gli altri centri del nostro tipo?».
L’eventuale chiusura provocherà problemi al territorio. «Ma certo, i 3.500 che svolgevano da noi le visite dovranno rivolgersi a Cremona o a Mantova, intasando gli altri centri che di suo sono già intasati e hanno già tempi lunghi di prenotazione. Servirà prenotarsi con 4 mesi di anticipo».
Sarebbe una grave perdita anche per il Casalasco, dopo la dolorosa rinuncia dell’Università di Scienze Motorie, che Casalmaggiore ospitò dal 2006 al 2011. «Fu un’altra bellissima esperienza, che si chiuse perché vennero mancare le condizioni economiche. Per il resto qui l’insegnamento era ideale, e tanti che vi uscirono sono rimasti nell’ambiente».
Ricordiamo che i cittadini possono prenotare le visite al Centro in via Baslenga con una semplice telefonata per fissare il giorno gradito. Per gli atleti in età agonistica fino ai 18 anni la visita medico sportiva è gratuita, mentre i residenti nei Comuni aderenti alla società Interflumina godono di uno sconto sulla tariffa stabilita dalla Regione Lombardia. Le prestazioni sono effettuate da medici specialisti per l’ottenimento di certificazione d’idoneità medico sportiva sia agonistica che non agonistica.
V.R.