Fratelli artisti, al Torrazzo
espongono i Federici
Apre la nuova mostra nel Torrazzo di Commessaggio promossa dalla Associazione culturale “IL TORRAZZO-APS” in collaborazione con la Amministrazione comunale. L’importante e bella Mostra dal titolo “DUE MONDI” degli Artisti Andrea e Chiara Federici, verrà inaugurata sabato 5 ottobre 2024 alle ore 16,30.
Non è la prima volta dei Federici di Fossacaprara insieme, fratello e sorella accomunati dalla passione per la pittura, in altre collettive hanno esposto le loro opere ma al Torrazzo tentano una mostra che propone due modi diversi di dipingere, che pur partendo da una radice comune familiare si evolvono esplorando e creando due diversi mondi, come suggerisce il titolo della mostra.
La mostra si snoda sui tre piani del Torrazzo, Andrea e Chiara pongono i lavori gli uni di fronte agli altri sulle pareti delle stanze, il linguaggio figurativo di Andrea e l’astratto di Chiara (anche se la sintesi di queste definizioni non può comprenderne la complessità) cercano un rimando, un dialogo, la traccia familiare degli avi artisti e artigiani.
I ritratti di Andrea, oltre lo sguardo, parlano di se attraverso l’indizio dell’abito indossato o dell’oggetto o ambiente raffigurato. I visi onirici e i personaggi improbabili di Chiara evocano storie, emozioni.
Il realismo del primo si contrappone alla sintesi inventiva della seconda, eppure osservazione e visione sono parti dell’esistere e il confine non è mai netto: nella forma che può apparire definita di Andrea si trova il segno sfumato del sogno e nella visione di Chiara emergono segni decisi di affermazione del reale.
Nei dipinti di paesaggio, Andrea immagina una pianura velata di leggera nebbia, con cieli infiniti densi di nuvole parlanti di mutamenti, Chiara immagina alture, rocce, panneggi di campi con cieli abitati da forme allusive. Poesia e visione sfumano l’una nell’altra.
Andrea mette in scena oggetti domestici, bottiglie, scodelle, che attraverso la disposizione e la raffinata ricerca tonale narrano storie tra le quinte dei piani e le ombre dello sfondo, ma l’oggetto diventa il pretesto per svelare sentimenti, affetti, il sentire dell’artista.
Nelle sue composizioni, Chiara invece rappresenta universi immaginati, i cui pianeti e stelle sono forme fluttuanti nello spazio, spesso sintetizzate in elementi e simboli primari come sfera, triangolo, rettangolo o in piani che intersecandosi danno origine ad altro movimento.
Per Andrea nel particolare conosciuto, si attua la ricerca dell’universale e in Chiara viceversa l’universale racchiude il particolare. In fondo i due mondi ruotano nello stesso universo umano dove le molteplici sfaccettature del sentire si sovrappongono.
Andrea Federici ha frequentato l’Istituto d’Arte ‘Toschi’ di Parma e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo la sperimentazione di diversi linguaggi pittorici, dedicandosi anche alla fotografia artistica, ha studiato la pittura classica, andando infine nella direzione di tecniche moderne che gli consentono una resa più immediata e vibrante e dove le opere si rivolgono ad una concezione maggiormente intimistica.
Attualmente, dopo la conoscenza di altre realtà pittoriche e la sperimentazione con altri amici pittori, la struttura delle opere si è fatta più complessa, la concezione più eterogenea: una commistione tra passato e presente, tra realtà e interiorità.
Ha recentemente esposto al Palazzo Ducale di Revere, alla On Art Gallery di Firenze, all’A.D.A.F.A. di Cremona e nelle sedi di Bologna e Milano della Maurizio Nobile Fine Art e alla galleria Rana Rossa di Modena in occasione del Festival di filosofia.
Vive e opera a Fossacaprara di Casalmaggiore.
Chiara Renza Federici inizia a dipingere dall’adolescenza, arricchisce il suo percorso artistico con la frequentazione della Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, corsi d’Arte a Cremona tenuti dal M° Sereno Cordani e corsi universitari di Storia dell’Arte a Parma. Ha esposto i suoi lavori a Casalmaggiore presso il Museo Diotti in diverse mostre, ha realizzato personali in comuni del territorio e a Brescia nell’Antica Pieve di Urago Mella.
Dipinge prevalentemente su carta, ad acquerello o tecnica mista, utilizzando anche il disegno e il collage. Affascinata dalla pittura del ’400, guarda e studia soprattutto i movimenti della prima metà del ‘900. La sua ricerca e sperimentazione cerca di rendere in immagine-colore i mondi interiori, è interessata dall’azione pittorica come rivelatrice dell’invisibile, dei misteriosi codici dell’anima.
Canta da molti anni come contralto nel Coro Estudiantina di Casalmaggiore e la parallela passione per il canto conferma la centralità dell’armonia musicale di cui la sua pittura è permeata.
Vive e opera a Casalmaggiore.
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