Cronaca

Giallo a Viadana: il fermato per
l'omicidio è un 17enne del posto

Non è ancora maggiorenne il ragazzo fermato con l’accusa dell’omicidio di Maria Campai. Si tratta di un 17enne di Viadana che, stando a una prima ricostruzione sommaria e in attesa di comunicazioni ufficiali da parte delle forze dell’ordine, avrebbe organizzato un incontro intimo con Maria, conosciuta su un sito on line di incontro.

L’incontro però è terminato in tragedia: una volta che il 17enne ha convinto la 42enne a salire nel suo appartamento, la donna sarebbe stata colpita violentemente alla testa, ma si sospetta che la causa della morte sia in realtà da ricondurre a un successivo strangolamento. A quel punto il 17enne ha cercato di liberarsi del corpo e lo avrebbe posizionato in un giardino di una villetta di Viadana in via Monteverdi, non si sa se aiutato durante il trasporto.

Via Monteverdi si trova in pieno centro storico e dunque risulterebbe difficile pensare che nessuno, per una settimana (Maria è scomparsa giovedì 19 ed è stata ritrovata giovedì 26), non abbia visto il corpo della donna. In realtà quella villetta è disabitata e probabilmente il 17enne conosceva questo particolare, che ha fatto passare molto tempo prima del ritrovamento, anche perché l’appartamento dove il giovane vive con la famiglia sorge a breve distanza dalla villetta.

Il suo fermo è comunque scattato al termine dell’interrogatorio di giovedì sera in caserma a Viadana. A fare sospettare di lui le telefonate avute con la vittima, rintracciate dai tabulati telefonici sul cellulare di Maria, che a Viadana era giunta – da Parma – accompagnata in auto dalla sorella, alla quale aveva detto di avere un colloquio di lavoro. Non era vero e da quella serata del 19 settembre le sue tracce si sono perse, tanto che la sorella, convivente con Maria, aveva lanciato l’allarme anche alla nota trasmissione “Chi l’ha visto?”.

La sorella, nei giorni successivi alla scomparsa, aveva tappezzato Viadana di cartelli per segnalare appunto la sparizione di Maria, aveva anche suonato i campanelli di diverse case di Viadana, per chiedere informazioni. E avrebbe incrociato il ragazzo di 17 anni, col quale aveva visto Maria allontanarsi. Da lì il sospetto segnalato alle forze dell’ordine e l’avvio di indagini più approfondite e puntuali. La scoperta del corpo, e dunque il ritrovamento del cellulare, hanno consentito di incasellare altri indizi.

Sul caso indagano, come detto, i Carabinieri di Viadana, la cui voce ufficiale al momento si limita al comunicato di giovedì sera, che riportiamo: “In data 20 settembre 2024 i Carabinieri della Stazione di Viadana, ricevevano una denuncia di allontanamento volontario di una ragazza 42nne romena, tale Maria Campai. La denuncia veniva sporta dalla sorella convivente, la quale riferiva che la scomparsa, nella serata precedente, si era recata a Viadana per un incontro.

Immediatamente veniva attivato il piano provinciale per le ricerche, coordinato dal comando Compagnia Carabinieri di Viadana. Le immediate ricerche ed investigazioni condotte permettevano di rinvenire, nella tarda mattinata odierna, il cadavere della persona scomparsa, in un giardino di una villetta nel centro della citata cittadina. Sono in atto i rilievi e le investigazioni del caso, grazie anche all’intervento dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Mantova”.

Maria aveva scelto di vivere a Parma con la sorella, dopo anni trascorsi in Toscana, dove aveva lasciato l’ex marito e due figli. Voleva lasciarsi alle spalle un passato problematico, ma quell’incontro a Viadana non le ha lasciato il tempo e il modo di farlo. L’esame sul corpo della donna, per scoprire come sia morta Maria e quali siano state le ferite letale, viene eseguito dal medico legale Antonello Cirnelli.

Giovanni Gardani

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