Politica

Il consiglio si ferma per Nazza:
"Cantautore delle nostre terre"

L’intero consiglio comunale di Casalmaggiore ha tributato ieri sera un grande omaggio al nostro Nazzareno Condina, scomparso mercoledì dopo un anno e mezzo di battaglia. Più cantautore che giornalista, le sue pagelle e i suoi minestroni politici erano attesi e temuti ha detto il presidente del consiglio Pierfrancesco Ruberti. “La convinzione più grande – ha detto Ruberti indossando una delle magliette della campagna “Andom” – è che continuerai a scrivere di questo nostro territorio, anche da lassù, magari con Marco (Bazzani, giornalista scomparso nel settembre 2019, ndr), usando le nuvole come lavagna. Se così fosse, dinnanzi a una giornata di sereno o di pioggia, potremo dare una interpretazione diversa”.

Il consigliere di minoranza Luciano Toscani ha ricordato la prima esperienza in consiglio comunale e un viaggio di solidarietà condiviso verso Amatrice e i popoli terremotati. “Tutto parte da quell’esperienza che gli segnò la vita, come spesso rimarcava, accanto a don Paolo Antonini, alla Casa dell’Accoglienza. Lì ha imparato l’amore per gli ultimi e la solidarietà. Nella sua malattia ci ha dato una lezione che toglie il fiato: rivendicando la sua laicità, Nazzareno ci ha in realtà parlato di Dio e del senso della vita”.

QUI SOTTO GLI INTERVENTI INTEGRALI

Non sono mancati gli interventi dei consiglieri Giuseppe Scaglioni, Annamaria Piccinelli e Luigi Borghesi. “Ricordo gli anni ruggenti dell’Oratorio Maffei – ha detto Scaglioni – e ricordo Nazzareno che si batte per tutti gli ultimi e i dimenticati”. “Era una persona alla quale ero affezionato – ha spiegato Piccinelli – ed è difficile trovare le parole, ma è giusto ricordare chi si è battuto sempre per il suo territorio, rimarcando cosa non andava in un modo tutto suo”. “Da medico – ha chiosato Borghesi – voglio sottolineare il suo esempio di malato che vola più alto di una malattia, per quanto questa fosse inesorabile: la sua campagna Andom vivrà oltre lui e ci darà molto di ricordarlo sempre”.

Giovanni Gardani

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