Politica

Giuseppe Torchio: "Le Province?
Ormai in un limbo istituzionale..."

I limiti delle Province sono quelli constatabili senza essere degli esperti in materia. Una riforma fatta a metà in cui a calare sono state solo le risorse e la rappresentatività. Poco coraggio di prendere una via che fosse quella del mantenimento o della cancellazione con la redistribuzione dei compiti e risorse soprattutto fra comuni, unici enti realmente protagonisti e conoscitori del proprio territorio.

Dei problemi delle province e della prossima elezione degli organi provinciali mantovani (il 29 settembre prossimo) si é parlato, come relazione il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, qualche giorno fa alla festa del PD di Torriana (Serravalle Po). Questa la sua relazione.

Il segretario provinciale Adriano Stabile – spiega Torchio – e il rappresentante regionale Edoardo Pivanti con Nicolò Agosta hanno coordinato il dibattito che ha registrarti molti interventi di sindaci e amministratori, forze economiche e sociali, quadri politici e base, incentrati sulle tematiche infrastrutturali ed economiche del territorio mantovano del destra Secchia e dell’Oltrepo con alcuni passaggi sulle tematiche delle riforme a livello nazionale”.

Dal sindaco di Mantova e capogruppo in Provincia Mattia Palazzi alla consigliera Annalisa Bazzi (sindaca di Felonica) e al consigliere provinciale Giuseppe Torchio (sindaco di Bozzolo) la constatazione del fallimento della riforma dell’Ente Provincia “… che ha prodotto evidenti storture con accentramento di poteri a livello regionale, allontanamento delle sedi decisionali, grande difficoltà con le limitate competenze ed i vistosi tagli a far fronte alla semplice manutenzione stradale e degli edifici scolastici mentre nel testo dell’autonomia differenziata non si affronta la tematica del rafforzamento delle provincie, che vivono in una sorta di commissariamento di fatto in un limbo istituzionale che allontana la gente dalle istituzioni. La lista “provincia di Mantova protagonista” ha operato in questi due anni attraverso una serie di iniziative e di azioni di sollecitazione sui temi della viabilità, ove è stata negata la possibilità” di istituite la commissione asfalti, del trasporto pubblico locale, ove è stato impedito al capoluogo ed ai comuni sovventori di Apam di far parte del CDA dell’azienda così come sono state sollecitate una serie di iniziative per ridurre il forte gap con altri territori. Talvolta, tuttavia, si è avuta la sensazione che la maggioranza prescinda da un colloquio diretto per rifugiarsi nel voto automatico, a prescindere e a comando”.

Con la riforma Del Rio abbiamo perso tutti ma soprattutto i cittadini. Quindi bisogna tornare all’elezione diretta di presidente e consiglio e con reali poteri e risorse perché oggi è del tutto ininfluente il ruolo della Provincia così come il suo bilancio che è stato squartato mentre il fabbisogno di strade, scuole, welfare è esplosivo…

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