Cronaca

Ambientalisti contro soluzione-bis
del raddoppio: "Meglio la prima"

Tiene banco la questione raddoppio ferroviario. E mentre per il primo lotto si va avanti a lavorare, per il secondo, quello che partirà nel 2026 e andrà da Piadena Drizzona a Cremona, ci sono state revisioni, come si sa, e anche la Regione Lombardia ha parlato di tempi più lunghi e costi più alti per ascoltare il territorio.

A prendere la parola sono ora i Comitati Ambientalisti della zona Casalasca e Piadenese, con Cesare Vacchelli in testa che, in estrema sintesi, spingono perché venga sposato il progetto di Rfi e non quello proposto dagli agricoltori. Insomma, rischia di esservi una spaccatura che non fa bene ovviamente all’unità di intenti legata a un progetto comune per il territorio.

Secondo Vacchelli il nuovo progetto, che prevede la possibilità di realizzare il secondo binario ex novo vicino all’esistente, per non interrompere il flusso dei treni, porterebbe – come spiegato anche dalla Regione – a un costo superiore di 60 milioni, a tempi più lunghi di due anni, a maggiore consumo di suolo. E secondo Vacchelli il disagio per i passeggeri e i viaggiatori ci sarà comunque, tenendo presente che in corrispondenza del doppio binario i treni dovranno comunque o rallentare o addirittura fermarsi.

La proposta di RFI, caldeggiata dagli ambientalisti, era quella di realizzare due nuovi binari su una nuova piattaforma a distanza di venti metri dal binario attuale che dunque resterebbe sempre attivo. Poi, una volta finiti i lavori, l’area occupata dal vecchio binario tornerebbe agli agricoltori per uno spazio di circa 20 metri, contro un recupero che, col secondo progetto, sarebbe di appena 10 metri.

Inoltre, sempre secondo Vacchelli, la soluzione proposta negli ultimi giorni, per evitare che la massicciata frani, porterebbe a costruire un muro di contenimento di 28 km tra il binario esistente e il nuovo, senza dimenticare che il binario vecchio dovrebbe poi essere risistemato una volta terminata la realizzazione del primo binario, con tempi più lunghi e costi più alti appunto.

G.G. (video Alessandro Osti)

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