San Fermo di Redondesco, ecco
la bella Festa tra sacro e profano
San Fermo è una minuscola frazione contesa tra i territori di Gazoldo, Redondesco e Mariana Mantovana. I suoi trecento abitanti si mettono in luce ogni estate per l’organizzazione di splendide feste allestite su un vasto prato accanto alla chiesa.
Tradizionale Festa di San Fermo si intitola la manifestazione che va dall’8 al 12 agosto compreso. Cinque giorni di incontri musicali con assaggio di cibo preparato con tanta cura e buon gusto dalle casalinghe del posto che poi si mettono dietro gli stand per la cottura e la distribuzione.
Questa ricorrenza senza dubbio potrebbe occupare uno tra i primi posti in mezzo a tutte le sagre che si svolgono sul territorio. Sia dal punto di vista della collocazione nel campo sportivo, per i sapori dei piatti proposti e sopratutto per l’eleganza dell’allestimento.
La gente si può sedere per consumare la cena attorno a grandi tavoli tutti rivestiti da leggere tovaglie di tessuto color tabacco. Particolare curioso è rappresentato dalla caratteristica dei tavoli ricavati da quei grandi rocchetti di legno rotondi utilizzati e dismessi dalle aziende per avvolgere i cavi elettrici.
Per aggiungere un altro elemento di distinzione in questo vastissimo spazio è collocata la somministrazione, oltre alla classica birra, anche del gin e dello champagne attraverso gazebo denominati appunto Gintoneria e Champagneria. Bevande che non sono solitamente usufruibili all’interno delle sagre paesane.
Giovedi sera, apertura della festa un folto gruppo di Drag Queen ha allestito uno spettacolo inedito attraverso la vendita all’asta di alcuni oggetti appartenuti a Madama Sisi, anima dell’Art disc Club di Desenzano del Garda scomparsa nel marzo scorso.
Grande seguito ha avuto la messa in vendita di alcuni ricordi di colei (all’anagrafe Carlo Tessari) che era considerata un simbolo del mondo arcobaleno. La sua parrucca, la bambola preferita, un abito completo, e persino il rossetto e il profumo già usati in vita. Prezzi che partivano quasi sempre da una base d’asta di 100 euro per salire sempre più su andato a favorire, alla fine, una Istituzione sociale per la quale la vendita era stata organizzata. La festa è andata avanti sino a tardi con musiche da discoteca e un angolo di ballo latino americani con grande coinvolgimento generale.
Senza escludere qualche lieve osservazione da parte di chi ha voluto notare il contrasto tra gli abbigliamenti stravaganti di uomini vestiti e truccati da donna e la vicina uggestiva chiesetta di San Fermo Martire a cui la sagra attribuisce il nome ogni anno. La manifestazione continuerà ogni sera sino a lunedi 12 agosto con le due consuete zone distinte tra l’area classica e quella disco.
Ros pis