Concerti

International Music Festival, la
bella gioventù a Palazzo Melzi...

Si chiama Vicolo del Tesoro quel budello di strada che dal centro di Casalmaggiore porta dentro a Casa Melzi. Un breve tragitto alternativo che solo i residenti conoscono e che rappresenta la possibilità di un secondo ingresso a questo luogo incantevole oltre a via Baldesio. Un palazzo del XVI secolo sulla cui magia e suggestione occorrerebbe soffermarsi se non ci fosse l’obbligo in questa occasione di parlare del Casalmaggiore International Music Festival.

La famiglia di Giacomo Daina ha concesso per una sera ancora una volta l’ospitalità al concerto itinerante dei musicisti internazionali prima del saluto finale che sarà sabato prossimo nella chiesa di Casteldidone. Il tesoro preannunciato dalla indicazione stradale si manifestava in tutta la loro ampiezza appena l’occhio dello spettatore si adagiava sull’architettura del luogo.

Archi e volte fasciate da luci a tinte delicate, vasi di fiori elegantemente sistemati su ringhiere in ferro battuto su facciate in pietra vista. E poi alle spalle l’imponente sagome del Duomo di Casalmaggiore a completare una sceneggiature unica a impareggiabile. E infine i tesori, la ricchezza, il patrimonio mercoledi sera erano ancor di più avvalorate da quell’ottantina di ragazzi uniti dalla meravigliosa passione per
strumenti non proprio in voga tra i giovani moderni.

Viole, violini, violoncelli e pianoforti suonati con maestria attraverso brani di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Johannes Brahms, Robert Alexander Schumann, Jakob Ludwig Felix Bartholdy Mendelssohn, Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, compositori dai nomi difficili da scrivere e ancora più complessi da ascoltare. Non tutto il pubblico seduto nel cortile di Casa Melzi avrà avuto la possibilità di avvicinarsi alla complessità di quegli arrangiamenti creati su una musica classica, spesso penetrante in quella da camera. Ma la capacità dei giovani provenienti da Canada, Corea, Cina, Taiwan, Grecia, Italia, Portogallo, Usa ha convinto tutti che si trattava di un grande spettacolo e ancora di più di un talento immenso espresso da giovani impegnati in questo master che da oltre vent’anni si tiene a Casalmaggiore ogni estate. Coinvolgendo ragazzi appena ventenni assieme ad altri più maturi che qui sono già stati ma che hanno desiderato tornarci per l’importanza, la bellezza e l’incanto di una esperienza impareggiabile.

Anne Shih, direttrice artistica del Casalmaggiore International Music Festival

Un bel segnale questo che unisce i musicisti freschi di diploma a quelli più esperti che sta a confermare come la musica a questi livelli sia uno straordinario e contagioso veicolo di cultura ma anche affinità e amicizia. Cosi come ha espresso, quasi commossa Anne Shih la direttrice artistica del Casalmaggiore International Festival alla fine della serata.

Ros Pis (Foto: Alessandro Osti)

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