Storie

Una storia come tante, una storia
unica. Mai perdere la speranza...

… una storia come tante. E una storia unica, come lo sono tutte quelle di chi ha incontrato un compagno di viaggio scomodo, a volte affrontabile, altre ancora controllabile ma altre volte no. Un tumore. E’ la storia di una giovane donna che lasceremo anonima. Che vive nel vicino reggiano e lavora nel viadanese. Una giovane mamma di poco meno di 40 anni e due figli in tenerissima età…

… una storia come tante, ed è la sua. Base di un cammino intrapreso. “Un anno fa ricevevo la diagnosi di tumore al seno infiltrante, è stato un anno difficile, intenso, alla scoperta di un’altra me stessa. Perchè si è sempre convinti di conoscersi approfonditamente e poi invece la malattia fa luce su una parte di noi che non conocevamo, ti fa capire che c’è altro, che ci sono altre direzioni e forse quella verso la quale andavi non contemplva nulla di quello che ti ritrovi a vivere, e che forse non ti volevi bene come credevi. Oggi posso dire che posso respirare, gioire e apprezzare quello che ho intorno e questo è un grande dono. Potevo non esserci oggi, poteva andare tutto in altro modo. Ho trovato la forza, ed oggi ho qualche pensiero in più anche per il domani. E a tutti quelli che stanno vivendo ed hanno vissuto una esperienza come la mia, auguro di trovare un raggio di sole che scaldi l’anima e dia la forza di lottare, di risalire, di guardare il mondo e sempre con occhi diversi. La felicità, la forza è dentro ognuno, va solo trovata…

… un ciclo di chemio, un’operazione, un altro ciclo di chemio, e tutto quello che servirà in futuro. Per se, per i propri figli, per chi ci fa arrivare questa storia. L’oncologia per certi tipi di tumore sta facendo e continua a fare passi da gigante. La nostra amica ha voluto raccontare così il suo viaggio, e noi lo prendiamo per quello che é: un invito, a chiunque, a non perdere mai la speranza sino a che speranza c’è. Di non perdere mai il sorriso, sino a quando c’é qualcosa, a partire dalle piccole cose, per cui sorridere. Di non perdere mai ne il senso del reale ne quello dell’immaginario. Vivere l’istante, e poi l’istante dopo, e l’altro ancora, passo dopo passo, gradino dopo gradino. Quello che sta facendo questa mamma seguita a Milano. Trapiantata in questa terra a cavallo di un fiume che non cessa mai di scorrere…

N.C.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...