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Torricella del Pizzo esce, l'unione
Terrae Fluminis non esiste più...

L’Unione Terrae Fluminis non esiste più: l’uscita del comune di Torricella del Pizzo, praticamente al primo consiglio utile dopo un anno di commissariamento e dopo il primo consesso di insediamento, è stata ratificata nel pomeriggio di lunedì e segue quella di Martignana di Po, che già si svincolò dalla Terrae Fluminis nella primavera del 2017. Così Gussola resta l’unico comune che, da solo, non può ovviamente fare unione. Le motivazioni le spiega il nuovo sindaco di Torricella del Pizzo Sandro Farina, che ha tirato dritto e più volte aveva rimarcato questa volontà, passando dalle parole ai fatti.

“Riteniamo – ha detto Farina – che durante l’anno di commissariamento siano stati cambiati alcuni aspetti statutari dell’Unioni e che questa nuova situazione metta Torricella eccessivamente in minoranza. A questo punto noi non ci stiamo più. Aggiungiamo il fatto che la spesa sostenuta non giustifica più il servizio ricevuto, dunque anche se la scelta non è a cuor leggero, dobbiamo fare questo passo, con l’uscita dall’Unione che sarà effettiva dal 1° gennaio 2025”.

Ricordiamo che soltanto un anno fa Gussola e Torricella del Pizzo avevano provato a lavorare addirittura ad una fusione. Progetto naufragato dopo che si è scontrato con la volontà contraria da parte della popolazione torricellese. Una crepa, quella, che probabilmente ha spinto Torricella – dopo un anno di commissariamento e, come si diceva, dopo alcune modifiche statutarie – a viaggiare per conto proprio.

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Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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