Politica

Casalmaggiore, totogiunta:
al sicuro solo Leoni. Poi...

A Casalmaggiore è già toto giunta, con tante domande, alcune legate agli equilibri dei partiti, altre alle volontà del riconfermato, per il terzo mandato, sindaco Filippo Bongiovanni. Il quale dovrebbe nominare i suoi assessori in anticipo rispetto al primo consiglio comunale, che è stato convocato il 1° luglio alle ore 21.

Primo tema, cosa prevede la legge: essendo Casalmaggiore scesa sotto i 15mila abitanti, ecco che non c’è più incompatibilità tra il ruolo di assessore a quello di consigliere, dunque chi è assessore ha anche diritto di voto. Permane invece la possibilità di chiamare assessori esterni, anche se Bongiovanni non dovrebbe optare per questa strada. In aggiunta ricordiamo che le quote rosa devono essere almeno due o, viceversa, sono ci sono quattro assessori donne, devono esserci almeno due uomini. Da tenere presente che gli assessori sono cinque, con la giunta composta dunque da sei persone, perché va contato anche il sindaco.

Seconda partita – e perdonate il gioco di parole – i partiti: Fratelli d’Italia, con i candidati Marco Micolo e Roberto Madesani, non è entrato in consiglio. Ma è indubbio che il partito di Giorgia Meloni, garantendo il simbolo, abbia aiutato Bongiovanni nella vittoria. Dunque resta da capire se, ad esempio, Micolo possa essere confermato alla Cultura.

Terzo quesito: continuità o discontinuità? Qui può aiutare un confronto col passato: tra la giunta 2014-2019 e la giunta 2019-2024, Bongiovanni cambiò due pedine. Da Leoni, Valentini, Salvatore, Carena e Poli del primo mandato si passò a Leoni, Valentini, Salvatore (poi sostituito da Baroni), Micolo e Manfredi del secondo mandato. Questo fa pensare che qualche cambiamento ci sarà. Così come potrebbe esserci ancora il presidente del consiglio comunale, che Casalmaggiore ha inserito nello Statuto e che infatti Claudio Silla, quando ancora si era sotto i 15mila abitanti, inaugurò nel 2009 scegliendo Calogero Tascarella.

Quarto e ultimo punto: le preferenze. Che potrebbero fare la differenza per capire chi entra in giunta e anche a chi verranno assegnate le partecipate, come Azienda Farmaceutica Municipale, Rsa Busi e Casalasca Servizi. Se l’indizio è questo, ecco che i più votati sono stati Manfredi, Ruberti e Valentini, due di loro già in giunta. L’unica certezza, al momento, sembra essere la riconferma di Leoni ai Lavori Pubblici e come vicesindaco. Per il resto, tra i rumors che vorrebbero Massimo Mori alla Sicurezza e Marco Ponticelli ad una partecipata piuttosto che al Bilancio, tutto è ancora in gioco.

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G.G. (video Alessandro Osti)

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