Cronaca

Aperto il Torrione: tutta la magia
della storia di Casalmaggiore

Il Torrione svelato: non più soltanto da fuori, con parte dell’impalcato smontato a partire dall’alto, ma ora anche dall’interno. Il Torrione dell’anno Mille, la più antica costruzione del vecchio abitato di Casalmaggiore tramandata fino a noi, è stato infatti oggetto di visita giovedì mattina. I lavori della ditta Lares, che curò anche il ponte di Rialto a Venezia, non sono finiti, ma completati per un buon 90%. Ora manca il piano terra.

Una struttura con oltre un millennio di storia, che è passata dunque da diversi utilizzi, dal ponte levatoio, dunque mura della città, a magazzino con una sorta di cella frigorifera ante litteram (vista la presenza di sabbia in alcune stanze) a carcere, come testimoniano alcune catene.

Un grazie è andato anche agli assenti giovedì mattina: las direzione lavori con l’architetto Fiorella Diana, alla Soprintendenza con l’architetto Paolo Corradini funzionario di zona e per i rilievi archeologici Nicoletta Cecchini e Simone Sestito. Erano presenti il sindaco Filippo Bongiovanni, gli assessori Vanni Leoni e Marco Micolo, il progettista architetto Gabriele Pezzini, l’ingegner Enrico Rossi per l’Ufficio Tecnico del comune, Lara Cavalli per Abstract e ovviamente la ditta Lares.

Uno dei tecnici di Lares che detto di avere trovato una delle strutture più belle mai incontrate, preservata peraltro anche con reti antipiccione e consolidando il tutto, ricostruendo in alcuni casi da zero le travi con assi di legno e resine, senza cambiare l’apparato edilizio originario, trattandosi di un progetto conservativo. Soddisfazione da parte del sindaco Filippo Bongiovanni, per un’opera finanziata dall’allora Governo Renzi, era il dicembre 2016, col bando Bellezza.

Nella seconda parte la visita ha riguardato anche San Rocco, la chiesetta diroccata rimessa in sicurezza con un intervento parallelo della impresa Favagrossa e con alcuni inserti della stessa Lares, dopo anni di timori per crolli e per una struttura ormai divenuta fatiscente che invece oggi potrebbe rivivere, anche se non più come chiesa, ma come proscenio teatrale a cielo aperto. Qui peraltro sono ora visibili le mura antiche di Casalmaggiore, sopra le quali sono state poi poggiate la chiesa di San Rocco e successivamente il magazzino Aipo.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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