Ciclabili, ecco cosa serve:
il dossier per la politica
Un percorso in bicicletta, domenica mattina, non per fare politica ma per lasciare un dossier alla politica e a chiunque vincerà le elezioni e dunque dovrà amministrare, per i prossimi cinque anni, Casalmaggiore. L’idea lanciata da Gianfranco Feudatari ha raccolto l’adesione della FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e tra i presenti ha visto anche la partecipazione di Annamaria Piccinelli, candidata sindaco da sempre attenta ai temi ambientali e della mobilità dolce, e di Angelo Angiolini, già candidato per il Movimento 5 Stelle alle Regionali un anno fa.
L’intento era quello, partendo da piazza Garibaldi davanti alla sede della Pro Loco di Casalmaggiore, di analizzare e toccare con mano lo stato di salute delle varie ciclabili di Casalmaggiore e delle frazioni più vicine al centro. Capire cosa non funzioni, cosa vada migliorato, dove il ciclista o il pedone debba sentirsi vulnerabile e, di conseguenza, come intervenire per migliorare la sicurezza.
Come Feudatari ha spiegato sin dal principio e dalla convocazione dell’iniziativa, l’intento non è polemico ma costruttivo, indicando cioè una serie di punti da tenere in considerazione e da valutare per poter migliorare l’efficienza del sistema ciclopedonale di Casalmaggiore. Un sistema che assume ancora maggiore rilevanza se teniamo conto che Casalmaggiore ha una caratteristica viabilistica molto scomoda, ossia la presenza dell’Asolana a tagliare in due il paese, col passaggio di circa 15mila mezzi al giorno, molti dei quali anche pesanti.
Il dossier, corredato da fotografie scattate nella circostanza, sarà sul tavolo dei vari candidati sindaco e ovviamente sarà poi lasciato al futuro primo cittadino di Casalmaggiore, in attesa di capire chi la spunterà nelle elezioni del secondo weekend di giugno.
G.G. (video Alessandro Osti)