Cronaca

Ponte Acquanegra Calvatone, dubbi
di Covino. E intanto è tutto fermo

Dimenticatevi di quel ponte e scordate di poterci passare sopra un giorno”. Perentorio e determinato il dirigente Area Lavori pubblici della provincia di Mantova Antonio Covino. A margine di un convegno sullo storico tragitto della Postumia, a Gazoldo degli Ippoliti; domenica scorsa l’imgegnere ha spiegato che il vecchio ponte sul fiume Oglio tra Acquanegra e Calvatone non sarà mai più riaperto, vietandone probabilmente il passaggio anche di semplici perdoni e ciclisti.

La struttura potrebbe essere demolita e rifatta considerando che la base su cui è appoggiata può garantire una certa solidità. Ma per questo occorre aspettare la relazione da parte dell’esperto dell’Università di Pisa che ha già eseguito due sopralluoghi anche attraverso l’utilizzo di droni. Nemmeno l’eventualità di un ponte in ferro di tipo militare è una ipotesi che il dirigente ritiene fattibile in quanto anche questo deve essere passare sotto il giudizio della Sovraintendenza che ne
aveva avocato a se la competenza riguardo la conservazione di una struttura risalente ai primi anni del 900.

Un insieme di pareri, opinioni, giudizi e scelte che vede in campo tre Istituzioni, tra Università, Sovraintendenza e Province da una parte e cittadini esasperati e costretti a lunghe deviazioni per recarsi al lavoro. Compreso un ristorante collocato appena di la del Ponte che adesso ha visto drasticamente diminuita la clientela.

Da quanto si è potuto interpretare attraverso le dichiarazioni del funzionario di soldi per costruire un ponte nuovo in quella zona non c’è ne sono. Dopo una cattiva notizia sono arrivate prospettive positive almeno per quanto riguarda il completamento della Gronda Nord di Viadana dove la tangenziale si interrompe in mezzo ad un’area artigianale invece di proseguire come la logica imporrebbe. Risorse permettendo, ovviamente.

Ros Pis

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