Addio a Cecco Tiranti, una vita
spesa per i ragazzi "in Fuorigioco"
Un grave lutto ha colpito le comunità di Canneto sull’Oglio e Casalromano, e più in generale il mondo del calcio dilettantistico, e soprattutto del calcio “integrato”, in cui normodotati e disabili giocano fianco a fianco, del mantovano. Si è infatti spento, a seguito di una malattia che lo aveva colpito nell’ultimo anno, Francesco Tiranti, per tutti Cecco. Era residente a Canneto sull’Oglio, lavorava come saldatore a Visano, in provincia di Brescia, e da un anno era presidente del Casalromano, società ripartita dalla Figc in Terza categoria dopo avere smesso qualche anno fa l’attività.
Francesco Tiranti, classe 1982, era da tutti ben voluto perché aveva saputo mettersi in gioco come volontario e animatore a livello sportivo delle comunità di Canneto e di quelle limitrofe. Già calciatore della Cannetese a livello giovanile e poi della Re.Bo. Canneto a livello amatoriale (tanti gol segnati, giocando col diminutivo del suo nome, gli erano valsi il soprannome di “Cecchino”), Tiranti era rimasto nel mondo del calcio da dirigente, dando vita alla società Fuorigioco, di calcio integrato, che a Canneto ha contribuito a fare crescere il movimento.
La prima affiliazione alla cosiddetta Quarta Categoria e tanti tornei organizzati anche con le vecchie glorie del Mantova: l’ultima lo scorso dicembre, quando proprio Tiranti rilasciò al nostro giornale una intervista per presentare quell’evento, a conferma di quanto Cecco abbia cercato fino all’ultimo di restare in pista e non abbandonare quel progetto e i “suoi” ragazzi.
Si è spento nella mattinata di venerdì dopo l’aggravarsi delle due condizioni già da domenica. Lascia la moglie Fulvia e i suoi bambini Alessandro e Gabriele. I funerali saranno lunedì 1 aprile alle ore 10.30 a Canneto, mentre la camera ardente sarà allestita alla Casa Funeraria Ghidotti e Murelli sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Sempre qui domenica sarà recitato il Rosario alle ore 18.
Giovanni Gardani