Cronaca

Federica Deledda lascia Cremona:
dal 3 aprile comandante a Brescia

opo 15 anni a Cremona alla guida della polizia stradale, il comandante Federica Deledda torna a Brescia, da dove era arrivata nel 2009, con una promozione a primo dirigente. Sarà il nuovo comandante della stradale bresciana.

Gli esordi del comandante Deledda, nata a Cremona, partono proprio da Brescia, dove dal 1997 agli anni successivi ha ricoperto vari incarichi, principalmente in Questura, prima alla squadra Mobile, poi alla squadra Volante, con esperienze anche all’ufficio Immigrazione e del Personale.

Nel 2009 il trasferimento a Cremona. Dopo quindici anni, agli inizi del prossimo mese di aprile, il comandante farà ritorno a Brescia, dove vive con la sua famiglia. Nel suo saluto alla città di Cremona e ai suoi uomini, oltre 70 agenti tra Cremona, Crema, Pizzighettone e Casalmaggiore, Federica Deledda si è commossa. “Ho detto alla mia squadra, con cui ho festeggiato e che mi ha aiutato a crescere sia da un punto di vista professionale che umano, di far tesoro dell’esperienza maturata durante questo cammino insieme”, ha sottolineato il comandante, che non ha saputo trattenere le lacrime leggendo la lettera che i suoi uomini, i “pattuglianti più giovani”, le hanno scritto con il testo di ‘Come neve’, la canzone cantata da Marco Mengoni.

“Il mio”, ha spiegato Deledda, “è stato un percorso importantissimo, sia professionale che umano. Un percorso di vita, un’esperienza molto bella e formativa che mi ha permesso di stare a contatto con la gente e di mettermi al servizio degli altri. Cosa che spero di poter sempre fare”.

Numerose le operazioni portate a termine in questi anni a Cremona grazie al suo fiuto investigativo e alla capacità di dirigere la sua squadra con una grande professionalità, stando sempre al passo con le nuove tecnologie.

Tantissimi i momenti di soddisfazione: le indagini svolte, la partecipazione al Giro d’Italia e alla Mille Miglia, ma tanti anche i momenti di dolore e di sconforto“Penso agli incidenti stradali”, ha spiegato il comandante, “a quelli mortali e al momento in cui si doveva comunicare la notizia alla famiglia. E’ un dolore che non ti abbandona mai. Se dovesse succedere, allora non potrei più far parte della polizia”.

Il comandante Deledda ha concentrato gran parte della sua attività lavorativa a promuovere la sicurezza su strada. Lo ha fatto partecipando ad incontri, a numerosi convegni, in Italia e anche all’estero, grazie a Roadpol, la rete di cooperazione tra le polizie stradali nata sotto l’egida dell’Unione Europea di cui Deledda è rappresentante per l’Italia. Non solo. Nella sua lunga permanenza a Cremona, fondamentale è stato anche il lavoro dedicato ai giovani e alla prevenzione, con la presenza nelle scuole, ma anche in altre realtà, come le aziende private, dove il comandante ha sempre messo a disposizione la propria professionalità e la propria esperienza.

“Oggi come oggi, su strada”, ha concluso il comandante, “soprattutto dopo il Covid, “è cambiato l’approccio che la gente ha con noi. Oggi le persone sono più arrabbiate, c’è tanta insofferenza verso il rispetto delle regole, si fa fatica, ed è per questo che è fondamentale il lavoro sui nostri agenti circa l’approccio all’utenza della strada. Da parte dei poliziotti ci vuole grande professionalità e umanità, evitando di raccogliere le provocazioni. Ora ci sono anche le nuove tecnologie che ci danno un grandissimo aiuto, ma sono strumenti che non possono prescindere dall’esperienza, dal senso di responsabilità e dal cuore“.

Sara Pizzorni

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