Cronaca

Necrologi per Giancarla: 3 anni
dopo il marito chiede giustizia

Da tre anni ama ricordare il giorno in cui ha perso la moglie e compagna di vita. Lo fa con molta dolcezza e romanticismo ma anche con rimpianto, tristezza e un sottile sentimento di rabbia.

Mia adorata Giancarla – si legge sul necrologio i cui manifesti appaiono da una ventina di giorni in varie zone di Casalmaggiore – sono tre anni senza te. Come il mare senza l’acqua, una foresta senza alberi, una primavera senza fiori, il cielo senza le stelle, il giorno senza luce ma solo buio, buio, buio. La colpa e la vergogna del tuo caso non ha eguali. Ancora una volta chiedo giustizia. Tuo Oscar“.

Accanto alla foto della moglie, attorniata da tre rose blù, ci sono poi altre due messaggi che lasciano intuire le ragioni e le cause di tanto rammarico: “Chi ci ha fatto tanto male non potrà vivere con questo peso sulla coscienza. Il male torna sempre a chi lo fa“. E poi ancora: “Il 5 marzo di ogni anno sarà Santa Giancarla. Inoltre il 5 marzo sarà la giornata mondiale dei dimenticati. Vergogna!” A completare i manifesti il tricolore con la citazione “Lo Stato non c’è i morti si”.

Il personaggio, molto conosciuto a Casalmaggiore, da sempre sostiene di aver perso la moglie per cause legate al settore della sanità e altre ragioni connesse provocandogli la perdita del bene più caro posseduto e per cui chiede appunto insistentemente giustizia.

Ros Pis

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