Cronaca

Amministrative 2024. Cosa bolle
in pentola a Casalmaggiore

Sotto la cenere cova sempre un po’ di brace. Sotto le ceneri di una tornata amministrativa – la seconda dell’era Bongiovanni – contraddistintasi nella fase finale, dal punto di vista elettorale, da un cambio di modello (dal doppio turno al turno unico) i movimenti sono ancor più frenetici. Non manca poi molto alle elezioni che determineranno il sindaco della città. E, nel giro di qualche settimana, qualcosa in più dovrebbe chiarirsi su candidati e programmi, o programmi e candidati (per non urtare le sensibilità di nessuno). Questo pezzo non vuole essere il vangelo domenicale: la domenica è passata ed i religiosi di area Oglio Po sono più che ottimi per predicare ed assistere le anime dei loro parrocchiani. E non potrà che essere una ricostruzione tutto sommato parziale di quello che sta succedendo, di quello che si sta muovendo in città e nelle frazioni del Casalasco. Ma qualcosa andava detto e scritto.

ORLANDO FERRONI – Si è già pronunciato. La tentazione è forte, ma il lavoro (che gli sta andando a gonfie vele regalandogli soddisfazioni) lo obbliga a fare attente riflessioni, al di là della sua propensione a lanciarsi sempre. I suoi 500 voti (quelli presi nell’ultima tornata amministrativa, ammesso che se li riprenda tutti) hanno un buon peso specifico. E’ vero, lui volge a destra e sono voti per la maggior parte legati a quell’area ma chi riflette sui numeri (nelle elezioni precedenti abbiamo appreso che numerologhi nella politica ce ne è sempre un discretonmero, fosse anche o soprattutto quella locale) sa che “il voto è mobile, qual piuma al vento”. E che non sempre i numeri corrispondono. La presenza di Orlando, senza dubbio, indebolirebbe un poco la macchina da guerra di Filippo Bongiovanni. Solo un poco.

LUCIANO TOSCANI – Da quel che sappiamo, sia lui che un gruppo di persone a lui vicine sta lavorando alacremente a rendere la sua una candidatura spendibile (è sempre questione di numeri, s’intende: non c’è traccia formale al momento di nessun appoggio di partito). Sarà – ammesso che alla fine decida di accettare la sfida – una civica a vocazione centrista la sua. Chi gli sta dando una mano sta contattando gruppi, ed anche singoli, che in questi mesi si sono mossi ed hanno lanciato proposte. Persone con un seguito poco disposte però a cedere alla tentazione di un salto nel vuoto. In politica, come nel quotidiano vivere – a volte servono garanzie. In questo caso le garanzie non possono essere altro che quel che succederà dal giorno post elettivo in poi. Certo, si può promettere la luna e regalare una forma di caciotta, ma nessuno è più ormai disposto a credere solo alle parole. Il lavoro sottotraccia dell’ex sindaco di Casalmaggiore prima dell’era Silla comunque va avanti. Anche in questo caso è solo questione di settimane per sapere che ne sarà della candidatura.

MOVIMENTO CINQUE STELLE – Anche in questo caso la situazione è fluida. L’anima dei pentastellati è frammentata e non sempre c’è perfetto allineamento tra le parti. Da quel che appare i Cinque Stelle (quantomeno parte di loro) viaggiano spesso all’unisono con la realtà ambientalista di Annamaria Piccinelli, ma guardano anche al Centro Sinistra. Un po’ Marco Degli Angeli, un po’ Anna e Marco alla Dalla, e altre volte un poco tutte e due le cose. I Cinque Stelle casalaschi sono anche essi da sempre legati alle proposte di Rive Gauche e se con il PD c’è un certo scollamento (meno che nel passato, e poco con quello locale, di più con quello provinciale e nazionale sopratttto per quel che concerne le grandi opere) non c’è con La parte più a sinistra di CNC. Di certo – sembra chiaro – un qualche apparentamento lo si dovrà cercare quantomeno per non correre ancora il rischio di restare fuori. Una candidatura forte, magari una donna in consiglio. Qualche combattente dentro al gruppo c’è…

FRATELLI D’ITALIA – La forza più gagliarda del Centro Destra ha già detto più volte che la candidatura di Filippo Bongiovanni resta quella alla quale faranno riferimento: una alleanza già rodata, che non si è incrinata. Certo, il peso specifico del partito che fa capo all’assessore alla cultura Marco Micolo potrebbe valere di più che un posto al sole. Non è questione di manuale Cencelli, è questione della valutazione di forze in campo. Fratelli d’Italia potrebbe – anzi quasi certamente lo sarà – essere determinante quando si conteranno le schede. E a quel punto crediamo sarà determinante il ruolo di Filippo: dovrà essere lui ad avere l’intelligenza politica – che non gli difetta – di saper mediare se servirà. In fondo, e senza ombre di dubbio, a livello personale è sicuramente il politico più pronto a questo tipo di sfida (ammesso che poi vi possa essere) interna.

Sta per spuntare l’alba tra le fittissime nebbie padane. Il resto (Lega, Listone, FI, CNC, Vivace & Sostenibile) in una prossima puntata, magari già nel meriggio o al più tardi domani. Se qualche appunto lo avete da fare o se avete qualche approfondita informazione su quel che si muove e che bolle in pentola, siamo qui. Magari qualcosa di ufficiale: forse sarebbe ora, visti i tempi. Intanto noi un poco ci siamo divertiti…

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