Cronaca

Rivarolo Mantovano, Canile Cascina:
ANPANA Cremona realizza il sogno

Ci hanno creduto i ragazzi e le ragazze di ANPANA. Anche quando tutto sembrava lontano. Anche quando le cose sono diventate veramente difficili. Ci hanno credto perché, quando hai in testa un’idea, quando ami talmente tanto i compagni a quattro zampe da farne, a fianco della tua vita un’ulteriore ragione di vita, niente poi è impossibile. Niente. Nei giorni scorsi ANPANA Cremona è andata a rogito per una cascina, in territorio comunale di Rivarolo Mantovano, dove sorgerà una struttura polifunzionale che in primo luogo accoglierà cani – in concerto con ATS Valpadana – nella maniera più naturale possibile. Non sarà un vero e proprio canile, non sarà una struttura fatta di box classici, di sgambate e di spazi esigui. Sarà una struttura che guarda al futuro con l’infinito amore che ha sempre contraddistinto il passato per ciò che concerne i cani.

Ci hanno creduto soprattutto loro, e a loro va il merito: un direttivo cocciuto e determinato, un gruppo di volontari che è mutato nel tempo ma che si è anche rafforzato con nuovi innesti e questo continuerà a fare. Che non ha ceduto un giorno, dai dieci anni di gestione di Calvatone all’esperienza fuori da Calvatone in piena tempesta Covid, al progetto Casalbellotto che avrebbe dovuto partire e poi si è fermato per l’aumento esponenziale dei costi (dovuto all’aumento dei costi delle materie prime legato alla guerra in Ucraina). Nei mesi scorsi è saltata fuori l’occasione giusta: dapprima (e va ricordato l’impegno) si è esplorata la possibilità del recupero di una qualche struttura a Rivarolo del Re (grazie all’ausilio di Luca Zanichelli a cui un grazie di cuore va dato) e poi si è guardato a Rivarolo Mantovano dove un’amministrazione attenta e sensibile (non a caso il comune guidato da Massimiliano Galli e Mariella Gorla viene considerato uno tra i comuni più green dell’intera area Oglio Po) si è prodigata affinché questo sogno potesse divenire realtà.

Ora la prima parte è fatta e di strada ce ne è da fare ancora tanta. Ma il vento soffia in poppa, e le vele sono spiegate. “Per il lavoro che ci si presentava davanti, a dirla tutta, ci siamo un attimo interrogati perché – ci racconta Fabio Malagola che da sempre si occupa di numeri e di bilanci oltre che occuparsi da volontario dei cani per ANPANA, membro del direttivo – alla prima visita sembrava di andare indietro nel tempo, nell epoca del sta mia tral via, al ven bon! Oggetti accumulati da generazioni, una montagna di cose oggi inutilizzabili ma anche oggetti con un fascino senza tempo: attrezzi agricoli che come manico avevano un ramo, il bagno in giardino, stufe che ormai solo le nostre nonne potrebbero usare con le loro sapienti mani, finestre in ferro battuto che avran 100 anni che una volta spogliate del secolo di rattoppi si mostrano in tutta la perfezione dei nostri artigiani. I ragazzi ANPANA dopo le canoniche 8-9 ore di lavoro si ritrovano alla sera per altre 4 ore di lavoro in cascina, ma non era lavoro. E’ lo splendido mondo del volontariato, un fuoco che brucia dentro una passione che ti fa andare poi a letto esausto ma con la felicità nel cuore magari dopo essersi fatti prima una birrettina e un panino col salame nella nuova casa con una torcia elettrica a far luce… momenti che resteranno sempre nel cuore e da raccontare con umiltà ma anche con grande orgoglio. La cascina sta rinascendo, chissà il vecchio proprietario che ci ha abitato una vita come sarebbe contento di vederla di nuovo amata col calore dei ragazzi e delle ragazze che hanno lavorato e vi stanno lavorando“.

Oltre alla nostra presidente Annina, agli altri membri del direttivo, ai volontari vorrei ringraziare il nostro geometra Stefano Parazzi, il Mentore di tutti noi, senza di lui non ce l’avremmo mai fatta, se oggi abbiamo una cascina è in gran parte merito suo, della sua competenza e del suo cuore immenso…

Un lavoro intenso che sta piano piano trasformando gli ambienti, e li trasformerà senza trasformare la struttura. Un recupero funzionale. Da cascina a… cascina! “Una cascina per cani? Certo! Gli ambienti – prosegue Fabio – sono quasi fatti su misura per loro, una piccola stalla che stiamo ristrutturando e rendendo adatta ad accogliere i nostri cani, inoltre avrà accesso diretto al giardino personale di ogni cane. Ogni cane avrà un giardinetto a disposizione per tutto il giorno, non più cani chiusi tutto il giorno nel box e che sgambano mezzoretta se va bene. Giardino per tutti. Una sorta di rivoluzione, più costosa ed impegnativa per tutti. Sarebbe stato molto più facile il solito sgambamento comune, ma i nostri ospiti si devono sentire come a casa, un posto caldo dove dormire, un giardino personale tanti giretti e tanto Amore. Poi una barchessa fantastica alla quale stiamo per mettere mano. Spazi esterni enormi, stanze della casa come strutture di servizio. All’inizio confessiamo che eravamo un po disorientati il nostro progetto prevedeva di costruire tutto ex novo ma eventi esterni a noi, prima il Covid, poi le guerre, poi bonus statali… han fatto quasi triplicare il costo delle materie prime e i preventivi iniziali nel giro di pochi mesi sono lievitati a cifre assurde per un associazione che vive solo di donazioni. Si esatto solo donazioni, nessun contributo pubblico, e questo vuol dire che abbiamo accumulato le vostre offerte come formichine, durante gli anni e alla fine ognuno di voi ha contribuito ad acquistare un mattone della nostra nuova casa…“.

Quella casa sta prendendo e pian piano continuerà a prendere forma, integrando nuove necessità e progetti nati in questi mesi: a partire dalle collaborazioni: sarà uno spazio in cui troveranno spazio le scuole, le famiglie, i bimbi, gli anziani, chiunque vorrà darsi da fare, a partire dalle fasce più deboli. Ci sono cani, c’è terra, ci sono sogni da intraprendere. Ci sono giorni, mesi e anni davanti per costruire davvero qualcosa di straordinario a partire dal recupero edilizio e funzionale. Ci sono idee che avanzano, partners con cui erano già state spese parole importanti, a partire da Santa Federici e CPS. Sarà questione di tempo, intanto però le priorità restano i lavori e i cani… “Ora l’estrema urgenza – conclude Fabio Malagola – è sistemare i nostri cani, alcuni con noi da diversi anni: Golia, Back, Chicco, che che oltre al parchetto personale che avranno in dimensioni larghe preferirebbero senz’altro una famiglia. E’ per quello che lavoriamo, è anche qesto che ci dà forza e speranza… Sistemati i cani in cascina con la speranza di dare loro anche una casa ed un divano, ed una famiglia, di certo non ci dimentichiamo degli umani. Le scuole per trasmettere ai bambini l’amore per i cani, le famiglie che magari fanno fatica a gestire un amico a quattro zampe a casa e potranno venire in cascina, magari farsi una passeggiata con qualcuno di loro, tutti gli altri animali e l’ambiente, i pensionati lavoratori instancabili che a volte si sentono come avere esaurito il loro compito nella società e invece noi abbiamo esempi di macchine da guerra! E tanti che siam sicuri che con una carezza o un giretto con un cane aprirebbero i loro sorrisi e quelli di tutti noi. Per far tutto questo ci occorrerà un po di tempo, ma soprattutto una mano sia materiale che economica, abbiamo un impresa edile che sta facendo i lavori pesanti che non possiamo fare in maniera autonoma perché servono macchinari e competenze, abbiamo già alcune persone che ci han contattato per offrire il loro aiuto come professionisti. Se qualche falegname, o elettricista, o impiantista, muratore, ortolano, giardiniere vorrà dedicare e dedicarci del tempo è più che bene accetto: aspettiamo l’aiuto di chi potrà darcelo. Non abbiamo finanziamenti pubblici, ma qualche risparmio e il 5 per mille, oltre a qualcosa se intercetteremo qualche bando. Contiamo molto però sul volontariato, e sull’aiuto di tutti voi. Contributi economici, forza lavoro. Tra poco intanto partirà la vendita delle nostre uova di cioccolato per la Pasqua. Un aiuto ce lo hanno sempre dato“.

Per chi volesse dare una mano il contatto è quello dei social (FB: Progetto Canile ANPANA sezione di Cremona).

Una cascina per cani, e uomini, e donne e bambini. Un luogo aperto, al crocevia di un ambiente più sano in cui crescere e sviluppare inclusione e amicizia, in cui poter finalmente continuare a guardare avanti con ottimismo. Una sorta di piccolo paradiso sulle strade di campagna? No, oppure non solo: una speranza divenuta adesso realtà in cui ognuno, a due o quattro zampe fa poca differenza, può avere la sua piccola parte di cielo e di terra in cui sorridere…

 

 

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