Arte

Guastalla, I Sassi di Pollicino di
Ghirri continua sino al 29 febbraio

Doveva restare aperta sino al 30 novembre e invece, visto l’enorme successo di pubblico ottenuto, potrà essere visitata fino al 29 febbraio la mostra I sassi di Pollicino di Luigi Ghirri (1943-1992) allestita nel Palazzo Ducale di Guastalla, promossa nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo della nascita di quello che è stato uno dei maggiori protagonisti della cultura fotografica e visiva del secondo Novecento.

Un omaggio a un uomo che, attraverso le sue immagini eterne, ha saputo valorizzare le nostre terre, in modo particolare quelle della sponda destra di Po, esaltandone spesso e volentieri quegli angoli, quei luoghi e quei particolari che spesso possono sfuggire all’occhio distratto o, comunque, meno abituato a cogliere quelle bellezze che spesso sono davanti al nostro naso.

In una società, come quella attuale, spesso abituata all’effimero, al banale, al superficiale, la visita alla mostra allestita a Guastalla è più che consigliata, anche come lezione per imparare a cogliere la bellezze che si dipana tra le nostre campagne, i nostri villaggi, le nostre cascine e le nostre case coloniche, in ogni tempo e in ogni stagione.

Questa è anche una società in cui, grazie all’avvento delle tecnologie, tutti si improvvisano fotografi immortalando, superficialmente e frettolosamente, ciò che hanno di fronte. Luigi Ghirri, attraverso ciò che ha lasciato, sia maestro nell’invitare tutti ad immortale la bellezza autentica, genuina e, soprattutto, rappresentativa delle nostre terre, affinchè ogni volta che ci si accinge a fare una foto lo si faccia con l’attenzione, i tempi e i modi dovuti, animati dalla passione per le nostre terre.

La mostra, curata dall’Archivio Ghirri e dall’assessore alla cultura del Comune di Guastalla Gloria Negri con la consulenza scientifica di Franco Farinelli, è stata realizzata e fortemente voluta dal Comune reggiano. Visto lo straordinario successo di pubblico ottenuto gli organizzatori hanno appunto deciso di prorogarla sino alla fine di febbraio.

Allestita nelle dodici stanze del piano nobile di Palazzo Ducale è composta da 80 fotografie immortali ed a colori appartenenti al repertorio vintage (stampate con l’approvazione e il controllo diretto di Ghirri), al modern (stampate postume ma con il controllo della moglie Paola) e stampe attuali (eseguite dallo stesso laboratorio che da sempre si occupa del lavoro di Ghirri e controllate dall’Archivio).

Fotografie che rappresentano luoghi e spazi del territorio padano, con immagini anche di Pomponesco, Suzzara, Sabbioneta, Bagnolo San Vito, Colorno, Guastalla, Gualtieri, Boretto, Brescello, Luzzara, Novellara, altre località di fiume e della campagna reggiana, modenese, bolognese e mantovana e delle rive del Po.

La mostra è visitabile il mercoledì, il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Possa essere anche l’occasione per far conoscere le straordinarie opere di Luigi Ghirri, nel tempo, sull’una e sull’altra riva del Grande fiume.

Eremita del Po, Paolo Panni

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