Cultura

Rivarolo Mantovano non dimentica
pietra d'inciampo per Aldo Milla...

È arrivata in questi giorni la pietra d’ inciampo per ricordare Aldo Milla.

Anpi Mantova-Comitato provinciale Renato Sandri, Anpi Viadanese Lucia Sarzi, in accordo con la Fondazione Sanguanini e un gruppo di cittadini, hanno inoltrato domanda al Sindaco di Rivarolo Mantovano per poter posare una pietra d’ inciampo in memoria di Aldo Milla.

Questo cittadino di Rivarolo Mantovano fu arrestato il 15 gennaio 1944 e venne ucciso ad Auschwitz il 10 aprile 1944. Per poter ricevere la pietra d’inciampo, che portasse impresso il nome di Aldo Milla è stata inviata richiesta all’artista tedesco Gunter Demnig.

La pietra d’ inciampo, Stolperstein in tedesco, che verrà posta davanti all’antica abitazione: è un blocco di pietra, ricoperto da una piastra di ottone che riporta il nome, l’anno di nascita, il nome del campo di concentramento, la data dell’arresto e quella della morte del deportato. Nasce da un’idea di Demnig per contrastare l’oblio sulla tragedia delle deportazioni nei campi, a memoria di uno dei periodi più bui della storia dell’umanità.

Hanno espresso parere favorevole a procedere i familiari superstiti: Diamantina Baranes, moglie del nipote di Aldo Milla, Emilio Foa, sopravvissuto ad Auschwitz, (dove trovò invece la morte sia suo zio Aldo Milla che il padre Anselmo Foa) e la nipote Jacqueline Arbib, della Comunità Ebraica di Roma.

La pietra d’ inciampo, che è arrivata, ha creato commozione tra i parenti e in coloro che credono importante radunarsi attorno ad essa, nel Giorno della Memoria.

C’è un antico detto che recita: l’essere umano è l’unico essere che riesce ad inciampare per due volte nella stessa pietra. Le pietre d’inciampo servono appunto per evitare di inciampare nello stesso errore“.

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