Più controlli su spandimenti fanghi
Un software in aiuto ai Comuni
La Regione annuncia l’avvio dell’utilizzo di un applicativo messo a punto da ARPA Lombardia per il monitoraggio del recupero dei fanghi in agricoltura, utile ai Comuni per un controllo più puntuale grazie alla digitalizzazione. È quanto stabilisce una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione.
Dopo una sperimentazione di quasi un anno, nei giorni scorsi Regione ha condiviso con tutti i soggetti interessati (Comuni, operatori, Province) i contenuti di questo applicativo, che gestirà digitalmente tutte le comunicazioni degli operatori relative all’utilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura.
Il sistema – afferma la Regione – porterà diversi vantaggi fornendo ai Comuni l’informazione giorno per giorno degli eventuali spandimenti sul loro territorio, rendendo più facili i controlli, e consentirà di raccogliere numerosi dati utili su quantità e qualità dei fanghi utilizzati, farà verifiche automatizzate sul rispetto dei vincoli esistenti. “L’avvio dell’applicativo è un risultato importante – spiega l’assessore Maione – È un vero e proprio sportello telematico informatico di Arpa Lombardia in grado di offrire agli enti coinvolti la possibilità di avere sotto controllo la situazione globale. È un intervento tecnologico a vantaggio degli enti locali e dell’ambiente”.
IL CASO WTE – E sempre sull’argomento fanghi, specificatamente quelli balzati alle cronache come potenzialmente contaminati usciti dagli stabilimenti WTE, chiede controlli capillari sui terreni il consigliere regionale Dem Matteo Piloni che ieri ha scritto all’ stesso assessore Maione per chiedere la disponibilità di affidare ad ARPA l’analisi dei terreni interessati che coinvolgono anche gran parte della provincia di Cremona.
“Dopo aver appreso dalla stampa che alcuni consiglieri comunali dei territori coinvolti hanno scritto ai sindaci e al presidente della Provincia chiedendo un atto di indirizzo per sollecitare l’analisi dei terreni e trovando io tale iniziativa meritoria, quantomeno per tenere alta l’attenzione su una vicenda grave che ha colpito i nostri territori, ho ritenuto doveroso inoltrare tale richiesta direttamente all’assessore regionale – precisa Piloni – : sarebbe un importante segnale di attenzione da parte di Regione Lombardia nei confronti del territorio e dei comuni coinvolti dagli spandimenti, oltre che una fondamentale azione per meglio comprendere la reale situazione ambientale dei terreni”.
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