Chiesa

Don Primo Mazzolari, prosegue
il cammino della beatificazione

A proposito di don Primo nell'incontro di sabato scorso è stato citato il proseguimento del processo di beatificazione che vedrà sotto la lente d’ingrandimento più in generale la vita e le azioni del parroco e gli eventuali episodi miracolosi

Importante Convegno sabato mattina a Bozzolo sulle figure di due preti d’avanguardia del ‘900, il toscano Don Lorenzo Milani e il mantovano Don Primo Mazzolari. Di grande spessore culturale i relatori chiamati a interpretarne le gesta e i pensieri, dal nuovo presidente della Fondazione Mazzolari Matteo Truffelli, al postulatore della causa di beatificazione di don Mazzolari Don Bruno Bignami insieme a Don Umberto Zanaboni, con la presenza dell’ex parlamentare nonché a lungo presidente di Azione Cattolica Rosy Bindi.  Moderatore il giornalista di Cremona Paolo Gualandris.

Al di la delle riflessioni sulle capacità morali, sociali e di condanna ad ogni tipo di conflitto, (il titolo del Convegno era Guerra alla Guerra) ciò che è parso importante alla fine dell’incontro il ricordo della visita di Papa Francesco arrivato nel giugno del 2017 contemporaneamente a Bozzolo e nel paese toscano di Barbiana per rendere omaggio, in due momenti distinti e consecutivi, alle figure dei due sacerdoti.

A proposito di don Primo è stato citato il proseguimento del processo di beatificazione che vedrà sotto la lente d’ingrandimento più in generale la vita e le azioni del parroco e gli eventuali episodi miracolosi.

Cosi come ha spiegato il neo presidente della Fondazione, il professore ordinario della Dottrina del Pensiero presso l’Università di Parma Matteo Truffelli, questa pratica dovrà essere presa in considerazione alla chiusura delle procedura dal Vescovo di Cremona (ieri assente per improrogabili impegni) Monsignor Antonio Napolioni cui spetterà il compito di decretare la apertura della tomba dove è sepolto don Primo, alla destra dell’altare nella chiesa di Bozzolo.

Una pratica sicuramente inedita e per certi aspetti inattesa e clamorosa che servirà innanzitutto a verificare la reale esistenza del prete sotto la pesante lastra marmorea e sopratutto che la salma non sia mai stata oggetto di alcun tipo di idolatria o culto smoderato. Poi occorreranno i miracoli veri e propri le cui testimonianze don Luigi Pisani,il parroco di Bozzolo, invita a trascrivere quotidianamente su un apposito registro accanto o alla tomba.

Il Convegno, che ha avuto una seconda parte in sagrestia dopo la pausa pranzo offerta attraverso un partecipatissimo ricco buffet nel bar dell’Oratorio, ha affrontato interessanti e competenti relazioni riguardanti l’atteggiamento e l’impegno dei due sacerdoti, spesso in contrasto con la stessa Chiesa cattolica per contrastare e dire no alle guerre, che oggi nel mondo contano ben 59 eventi in corso. E sopratutto la sollecitazione a trovare una soluzione per fermare questo inarrestabile comportamento che fa prevalere la violenza, l’arroganza e la prepotenza di pochi gruppi egemoni sull’intera umanità .

Ros Pis

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