Commessaggio, la Befana vicino alla
Colonia Felina: segnalazione a ATS
"Ho scritto anche ad ATS valpadana per informarla sull' accaduto. Resta il fatto che il rispetto per gli animali non è consuetudine nemmeno nei paesi del nord Italia. E poi si parla del sud. Attendo sviluppi ulteriori per andare a fondo alla questione"
Un po’ di attenzione in più non guasterebbe. E non solo per il rispetto che si deve agli animali, ma anche perché – dal punto di vista delle norme – le colonie feline quando riconosciute, godono di tutela di ATS e sono comunque sotto la responsabilità di chi le gestisce e del comune. La storia questa volta ce la racconta Roberto Biasotti, direttore di Radio Start 1 e responsabile di una delle colonie feline di Commessaggio. Se ne prende cura, insieme a Monica Rizzi. Un gattaro insomma: uno di quelli che nella cura dei felini (come tanti altri e soprattutto tante altre) investe tempo, denaro e cuore. E spesso non nell’ordine in cui li abbiamo dati noi.
“Domenica – ci spiega – come tradizione vuole a Commessaggio il rito della befana ritardato di una settimana causa maltempo. Le fascine sono state disposte in un campo di proprietà privata, a dieci metri da una colonia felina protetta di cui sono responsabile con la signora Monica Rizzi. Passi il fuoco e la sua breve durata, anche se illogico pensare che a pochi metri dove i gattini vengono regolarmente nutriti, si debba procedere con questa modalità, in contrasto con le leggi che regolano i diritti degli animali in merito ad una colonia felina protetta ATS e gestita da volontari“.
Oltre alla vecchia bruciata, i fuochi d’artificio. E’ arrabbiato Roberto perché sarebbe bastato poco, un po’ di attenzione magari, un po’ di disponibilità. Attenzione e disponibilità che non ci sono state per un rito che – a conti fatti – ed anche spostato di un poco o in maniera ridotta non avrebbe cambiato nulla. ma ciò che mi ha fatto indignare, e al momento moltissimi anche sul web, è stato la strafottenza di chi ha organizzato l’evento, completandolo con fuochi artificiali a pochi metri appunto dal luogo in questione per circa dieci minuti, se non di più.
“Ho contattato successivamente – prosegue Biasotti – il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini, il quale mi ha detto che non sapeva nulla e che non aveva autorizzato alcun evento, invitandomi a seguire la normale procedura di accesso agli atti. Quindi per capire chi ha potuto organizzare simile stupida e ignorante iniziativa dovrò come sempre indagare anche da ex Guardia zoofila e da ex responsabile nazionale di un partito politico animalista? Ho scritto anche ad ATS valpadana per informarla sull’ accaduto. Resta il fatto che il rispetto per gli animali non è consuetudine nemmeno nei paesi del nord Italia. E poi si parla del sud. Attendo sviluppi ulteriori per andare a fondo alla questione“.
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