La Divina Commedia? Con Claudio
Chiesa si legge in dialetto
Un’idea appoggiata anche da Lucio Godi, studioso della zona casalasca, che ha scritto la prefazione dell’opera che, fresca di stampa, rappresenta davvero un unicum nel panorama letterario. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Una impresa particolarissima e apprezzata: tradurre la Divina Commedia, per quel che concerne i 33 canti dedicati all’Inferno – i più famosi e studiati del capolavoro fondante la lingua italiana di Dante Alighieri – in dialetto casalasco. Per la precisione nel dialetto di Vicobellignano, da Claudio Chiesa sempre studiato e fonte di diverse pubblicazioni.
Un percorso che non è così diverso da quello di Dante, il quale seguì il volgare rinunciando al latino. Ora il dialetto soppianta l’italiano. Un’idea appoggiata anche da Lucio Godi, studioso della zona casalasca, che ha scritto la prefazione dell’opera che, fresca di stampa, rappresenta davvero un unicum nel panorama letterario. Nell’intervista a Cremona 1 Chiesa spiega come è nata l’idea di questa traduzione.
G.G. (video Alessandro Osti)