Arte

In ogni battito: la poesia e la
musica di Stefano Savazzi

Stefano, autore, compositore, front man del gruppo Acrimonia e superbo chitarrista ha voluto in questo lavoro dare spazio alle canzoni oltre che alla chitarra. I testi infatti bucano l’emozione come si conviene ai poeti della musica

Un altro viaggio dentro me, dentro pagine sbiadite / dentro lacrime non scese / dentro parole abbandonate / dentro note di una canzone (Stefano il Corsaro)

Dopo la precedente uscita dei singoli Non mi conosco più e La mia Irlanda di Stefano Savazzi, con la promessa che a dicembre sarebbe arrivato anche il CD composto da altre otto tracce, il musicista casalese tiene fede alla parola data: venerdì 15 dicembre è il giorno del lancio ufficiale di IN OGNI BATTITO, un lavoro cantautorale, un’opera matura, a tratti introspettiva e pure un po’ fiaba, racconto e dedica, non più solo uno sguardo rivolto a sé stesso ma anche all’altro da sé.

Nato nel periodo del primo lock down fu pensato come un auto-regalo per poi diventare omaggio alla vita, alla poesia, ai sentimenti veri, alla musica e a chi la musica la ama. Venerdì vedrà in concomitanza anche l’uscita sulle piattaforme dgt del brano A Leon dedicato al suo miracolo, a colui che rende la sua vita più facile, che lo trasforma in super-eroe per distruggere i mostri: suo figlio Leon.

Il brano è corredato dal video interpretato magistralmente da Lorenzo Cavalli e Thomas Martino e diretto da un altro artista fuori classe, Alessandro Zaffanella. Il disco prosegue con brani intensi ed introspettivi quali Dentro Me, Il Tuo Rock’ n’ Roll, Terra Bruciata e Non mi Conosco più per passare a Felicia, un rock leggero con delicate sonorità che ricordano lo scacciapensieri siciliano, inno a una madre coraggio quale fu Felicia Impastato; e ancora Il Gigante di stile gucciniano, è un grandangolo puntato su uomo libero, cresciuto tra il Po e il Gange, osservato con curiosa tenerezza, come fece il maestrone col Frate o Il Pensionato.

Che dire della Mia Irlanda? una lettera d’amore a un luogo del cuore, alla sua isola che non c’è, a una terra visitata in più viaggi e scoperta propria, perché porta il suo stesso stesso odore, la stessa anima e le stesse lacrime. In chiusura troviamo Per Una Strato Foam Green, una fantasiosa, ballabile, ballata rock alla Bennato e Train, dolce arpeggio che riproduce il dondolio del treno coi suoi binari, i suoi personaggi, le tendine ai finestrini, le stazioni e i vagoni di prima e seconda classe, simbolo del viaggio della vita.

Stefano, autore, compositore, front man del gruppo Acrimonia e superbo chitarrista ha voluto in questo lavoro dare spazio alle canzoni oltre che alla chitarra. I testi infatti bucano l’emozione come si conviene ai poeti della musica. Il sound ora dolce, ora vivace, tocca ritmi cantautorali in stile Guccini/Fossati e Bennato e pop/folk/rock alla Dylan/Clapton/Young e Springsteen; non mancano la chitarra e qualche assolo ma si può dire che troviamo un artista nuovo, che mette insieme in un unicum armonioso, sentimenti, introspezione, sensibilità e talento con sguardo disincantato e con lo zoom non più solo su ciò che corre via ma che resta e che conta.

Il CD è anche frutto di importanti e preziose collaborazioni a partire dagli storici amici e componenti del gruppo Acrimonia, agli ospiti che han prestato il loro talento, tra cui l’illustre sassofonista di Vasco, Andrea Innesto e altri annoverati in seconda di copertina del CD. Ed ecco che l’ultima fatica di un musicista virtuoso, le cui estremità son tutt’uno con le corde della chitarra, si presenta come opera evoluta e ben costruita dove le emozioni, sapientemente dosate con la poesia e la musica, restituiscono un prodotto di eccellente cantautorato senza che manchi il graffio rock.

Nella speranza di potere ascoltare le dieci canzoni da un palco live, chi fosse interessato al disco può scrivere al seguente indirizzo stefano@acrimonia.com

Giovanna Anversa

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