Cronaca

Lunedì nero per i pendolari. Pure
sindaco casalese a bordo: "Odissea"

Sul treno lunedì mattina c'era pure il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che su Facebook ha raccontato la disavventura.

Lunedì nero per i pendolari cremonesi: a causa di un guasto alla linea elettrica nella stazione di Tavazzano, le linee cremonesi tra Milano e Cremona stanno subendo ritardi fino a 60 minuti, variazioni di percorso e cancellazioni dei treni. E’ in corso l’intervento dei manutentori del responsabile dell’infrastruttura Rfi per cercare di risistemare la situazione.

L’ennesia giornata da cancellare per chi viaggia quotidianamente con il treno, e che si è trovata quindi a fare i conti con l’ennesimo problema dovuto all’infrastruttura ferroviara: nelle scorse settimane situazioni simili si erano ripetute in più giornate, con guasti agli impianti di regolazione ferroviaria e a passaggi a livello. Insomma, una situazione annosa e che sta diventando sempre più frequente, dopo un’estate che si era invece rivelata abbastanza tranquilla: basti pensare che nel mese di settembre tutte le linee cremonesi avevano rispettato lo stardard di affidabilità previsto dal contratto di servizio, tanto che per nessuno dei pendolari di tali linee è stato previsto il bonus regionale dovuto ai ritardi.

Le cose sono peggiorate da ottobre, un po’ a causa del maltempo, che ha messo a dura prova le strutture, un po’ dal fatto che i guasti alle stesse stanno diventando sempre più frequenti.

Sul treno lunedì mattina c’era pure il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che su Facebook ha raccontato la disavventura: “Odissea: stamane treno per Milano delle 7.12 a Piadena, arriva già in ritardo di 9 minuti. A Malagnino si deve fermare per un problema all’infrastruttura della stazione. Il ritardo sale a mezz’ora. Ma il bello deve ancora venire… Dopo Tavazzano il treno colpisce qualcosa, la linea cade, si rompe il pantografo e rimane senza corrente in mezzo al nulla. I tecnici RFI devono intervenire a ripristinare linea: si riparte dopo due ore. Sono 160 i minuti di ritardo finali per un viaggio di 90 minuti, proprio il treno dei pendolari…”.

LaBos

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