Politica

Casalmaggiore senza ballottaggio:
primi rumors e toto-nomi

Rispetto alle ultime due tornate amministrative, essendo Casalmaggiore sotto i 15mila abitanti, non andrà al ballottaggio: chi prende un voto in più al primo turno ha sindaco e maggioranza consiliare, dunque disperdere voti in mille rivoli farebbe il gioco dei blocchi più forti. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Casalmaggiore è un caso unico in provincia e ha una particolarità: ha una popolazione effettiva di 15.230 abitanti, calcolati all’anagrafe, ma subisce un errore di calcolo (o meglio una approssimazione) che l’Istat ha applicato dopo il periodo Covid. Per l’Istat, che fa testo dato che stima la popolazione legale, Casalmaggiore ha oggi 14.974 abitanti, 26 in meno della soglia di 15mila, dato cristallizzato al 31 dicembre 2021 e valido per dieci anni.

Rispetto alle ultime due tornate amministrative, essendo Casalmaggiore sotto i 15mila abitanti, non andrà al ballottaggio: chi prende un voto in più al primo turno ha sindaco e maggioranza consiliare, dunque disperdere voti in mille rivoli farebbe il gioco dei blocchi più forti. Ecco perché eventuali alleanze andrebbero ragionate prima e non – come accaduto nel 2014 e nel 2019 con gli apparentamenti – tra un turno e l’altro.

Ecco allora che, con Casalmaggiore sotto i 15mila abitanti e senza ballottaggio, se dovesse passare l’estensione del terzo mandato, anche il sindaco Filippo Bongiovanni potrebbe ricandidarsi. Il diretto interessato ha glissato, lasciando intendere che si sta lavorando in seno al centrodestra per trovare un altro candidato.

Già, ma chi? In giunta ci sono due nomi che già vengono indicati: quello del vicesindaco Vanni Leoni e quello dell’assessore alla Cultura Marco Micolo, che è anima di Fratelli d’Italia in città: in un certo senso legata alla giunta (è la mamma dell’assessore Sara Valentini) è Giampaola Brozzi, un lavoro all’Agenzia delle Entrate e che alcuni rumors vorrebbero nome spendibile. Ma la corte più spietata sembra essere indirizzata a Francesco Meneghetti, l’ideatore di fabbricadigitale e presidente del Gal Terre del Po.

E dall’altra parte? Il centrosinistra ha da poco cambiato segretario a livello locale: da Mario Diana a Ettore Gialdi, già assessore alla Cultura e che potrebbe anche pensare di correre in prima persona (ma non è detto). Altri nomi: Velleda Rivaroli, già prima cittadina di Scandolara Ravara e coordinatrice del PD Casalasco, e Luigi Borghesi, stimato medico dell’ospedale Oglio Po, oggi in pensione ma tuttora attivo vista la carenza di personale nel reparto di Anestesia e Rianimazione, e già vicesindaco con Silla.

Ma non è finita. Luciano Toscani, sindaco dal 1999 al 2009, renziano, ha detto di volersi mettere a disposizione. Da capire, infine, il percorso del Movimento 5 Stelle, che negli ultimi mesi si è avvicinato alla consigliere di Vivace e Sostenibile Annamaria Piccinelli, così come la “scheggia” Orlando Ferroni, coi fedelissimi 500 voti raccolti nel 2019 e divenuti ormai un “motto di guerra”.

Giovanni Gardani

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