Fontana, l'abate don Claudio
rinnova il grazie alla Madonna
L'abate mitrato don Claudio Rubagotti ha deciso di rinnovare la tradizione che sin dal 1855 segna un momento di fede e riconoscenza importante. Casalmaggiore e il casalasco uscirono quasi indenni dal colera che si abbatté sull'Italia e sull'Europa nel 1855, provocando centinaia di migliaia di vittime
La Madonna della Fontana è la protettrice della città per i credenti. Ed anche quest’anno l’abate mitrato don Claudio Rubagotti ha deciso di rinnovare la tradizione che sin dal 1855 segna un momento di fede e riconoscenza importante. Casalmaggiore e il casalasco uscirono quasi indenni dal colera che si abbatté sull’Italia e sull’Europa nel 1855, provocando centinaia di migliaia di vittime.
Nella storia del Santuario della Fontana si legge: “Pagina dolorosa, scritta nella storia di Casalmaggiore e della Fontana, è quella del colera che colpì nel 1855 l’Italia e gran parte dell’Europa. Casalmaggiore non ne rimase immune. Frotte silenziose di uomini e donne, vecchi e bambini con lacrime e preghiere, supplicavano la misericordia della beata Vergine per tanto flagello, scrive un cronista del tempo. Quasi subito il contagio sparì con gran gioia di tutti. Allora si vide lo spettacolo di una grandiosa processione al Santuario. Erano le popolazioni dei paesi rimasti quasi incolumi dal colera, che venivano, con tutto il clero, a ringraziare Maria. La Città di Casalmaggiore non si accontentò di questa unica processione, ma, animata dalla fervente parola dell’Abate Mitrato Don Giuseppe Marenghi, emise pubblicamente il voto di recarsi processionalmente ogni anno, la terza Domenica di Ottobre, al Santuario”.
Quel voto si era interrotto ed ora è stato ripristinato proprio su volere dell’abate Mitrato di Santo Stefano in Casalmaggiore. Una lapide posta nel 1870 nel Corridoio della Cancelleria, attesta ai posteri il voto fatto. Un bel momento di fede e testimonianza quello di domenica per la città.
Na.Co.