Vajont, domani al Comunale il
ricordo teatrale della tragedia
Trent'anni fa circa - scrive Arianna Novelli su Facebook vidi alla televisione la rappresentazione di Marco Paolini sulla tragedia del Vajont e ne rimasi a dir poco colpita, di più, sconvolta"
Lunedì alle ore 21.00 al teatro Comunale di Casalmaggiore andrà in scena una lettura corale del testo di Marco Paolini sulla tragedia della diga del Vajont sotto la direzione di Giuseppe Romanetti e Stefano Donzelli e dietro invito che lo stesso Paolini ha trasmesso ai teatri d’Italia, per celebrare la ricorrenza dei sessant’anni dall’accaduto, invito a cui Casalmaggiore ha aderito. Sul palco ci saranno cittadini/e, casalmattori e il coro “d’in… canto”.
“Trent’anni fa circa – scrive Arianna Novelli su Facebook vidi alla televisione la rappresentazione di Marco Paolini sulla tragedia del Vajont e ne rimasi a dir poco colpita, di più, sconvolta.
Una storia meticolosamente ricostruita attraverso gli atti processuali, le interviste, gli articoli di giornale e le testimonianze dei superstiti, adattata a testo teatrale sotto forma di monologo e infine interpretata da un attore, Paolini, straordinariamente bravo, in grado di portarti all’interno di quella tragedia dimenticata per anni, di fartene sentire tutta l’assurdità, di commuoverti fino alle lacrime.
A 60 anni da quell’evento catastrofico, che dovrebbe essere motivo di lutto nazionale, ma non lo è, sono fiera di essere accanto ai miei concittadini e concittadine, attori e non, a raccontare quella stessa storia, sul palco del nostro teatro.
Un momento di condivisione e di memoria collettiva, per non dimenticare che questa, come molte altre tragedie annunciate, non hanno a che vedere con l’imprevedibilità e la forza inarrestabile della natura, ma dipendono quasi sempre dall’irresponsabilità dell’uomo, dalla sua sconsiderata rincorsa al profitto cieco che si fa beffe delle conseguenze e si persegue a tutti i costi, anche sulla pelle dei propri simili”.
Un grazie sentito a Giuseppe e Stefano che ci permettono di fare sentire la nostra voce, aderire a questo evento è un modo per dire basta alle tante tragedie, non solo a quella della Vajont, dietro le quali si è scelto l’interesse, il denaro anziché la vita delle persone”.
La rappresentazione è a ingresso libero
Arianna Novelli/Giovanna Anversa