Casalmaggiore, questa sera ultimo
appuntamento del caffè letterario
Con la presentazione della Graphic Novel “Big Splash” di Marta Bandirini, edita da BeccoGiallo. L’autrice dialogherà con Silvia Bernardelli di Associazione MIA.

Ultimo appuntamento della rassegna del caffè letterario di Società Canottieri Eridanea questa sera alle ore 21, con la presentazione della Graphic Novel “Big Splash” di Marta Bandirini, edita da BeccoGiallo. L’autrice dialogherà con Silvia Bernardelli di Associazione MIA.
È semplice mantenere viva la complicità quando si vive insieme, da spensierate studentesse universitarie. Molto meno quando si cresce e la vita adulta porta dubbi, paure e parecchi chilometri di distanza. Isa e Ada, protagoniste di questa Graphic Novel, provano a colmare la solitudine con delle lettere: perché a quanto pare il cellulare non basta, vedersi è impossibile e confrontarsi con l’amica del cuore è più che mai necessario, soprattutto se la maternità diventa un’ipotesi non troppo lontana. “Big Splash” è il diario epistolare di due ragazze trentenni tanto acerbe quanto determinate a crescere insieme, mettendosi alla prova giorno per giorno e prendendosi amorevolmente cura di sé.
Marta Bandirini è nata nel 1985, vive a Parma e ha frequentato il corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2020 ha caricato sul suo blog un fumetto a puntate che a poco a poco si è trasformato in “Big Splash”, il suo esordio per la collana Rami di BeccoGiallo. Ha pubblicato anche su LÖK ZINE #12, La Revue Dessinée Italia #4 e l’inserto Fumetti di maggio di Domani Editoriale.
Grande successo anche per l’incontro dello scorso venerdì, che ha visto protagonisti Guido Moreschi, col suo ultimo libro “La scomparsa della Scarlot di Marene”, e Letizia Frigerio, conservatrice del Museo del Bijou. In omaggio al titolo del romanzo, al termine della conversazione sono state offerte al pubblico le amarene Fabbri: la “scarlot di marene” è infatti un dolce che propone un ripieno a base di amarene, zucchero e amaretti sbriciolati su una base di pasta frolla o di biscotti bagnati nel marsala. Il dialogo – coinvolgente e divertente – ha ripercorso la storia narrata, dai contorni e tratti esilaranti, che scorre fluida tra i sentimenti vulnerabili dei giovani e le preoccupazioni degli adulti.
In conclusione della serata è intervenuta anche la bibliotecaria Sandra Furini, con una riflessione sulla provincia, tema centrale nell’opera dell’autore: “Il libro di Guido Moreschi è ambientato a Casalmaggiore, paese di provincia, nel 1985. Ora, sono trascorsi neppure 40 anni e l’atmosfera e il mondo sono cambiati: c’è internet e la globalizzazione, le famiglie e le generazioni hanno altri ritmi e altre priorità, ma gli affetti e i sentimenti, le preoccupazioni, sono quelli di sempre. La provincia non è solo un luogo segnato con caratteri più sottili e lievi su una cartina geografica, ma è anche un sentimento, un tempo e un’atmosfera, è un luogo del cuore, condizione stessa dell’esistere, meglio dello stare che spesso fa rima con attesa. La provincia che Guido rappresenta è un luogo della memoria, ma anche un luogo della fantasia. Senza un’infanzia in provincia, senza cioè la conoscenza profonda di una realtà più immaginifica che geografica, non la si può descrivere e raccontare come ha fatto Guido. Per comprenderla è necessario esserci nati, aver toccato con mano certi tramonti solitari, aver giocato a calcio nel prato di via Italia e all’oratorio di San Leonardo”.
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