Cronaca

Viadana, Noi Ambiente Salute
chiede chiarimenti su moria pesci

La presente lettera, lo ripetiamo, fa seguito ad analoghe segnalazioni effettuate negli scorsi anni durante incontri pubblici e riscontra la non soluzione della problematicità della gestione dei corsi d'acqua

Una lunga missiva, in cui si chiede di far luce sulla moria di pesci che ha interessato nei giorni scorsi il territorio viadanese. A scriverla l’Associazione Noi Ambiente Salute di Viadana. Referenti della richiesta il direttore di ARPA Mantova, il responsabile delConsorzio di Bonifica Navarolo, il sindaco del comune di Viadana, il comando di Polizia Locale sempre di Viadana, il Prefetto di Mantova dottor Gerlando Iorio, il presidente della Provincia di Mantova, il responsabile del Servizio Acque, suolo e protezione civile della Provincia di Mantova, il responsabile del Governo delle Acque di Regione Lombardia, la sezione territoriale di Mantova di ANPANA, la FIPSAS di Mantova, l’ENPA Mantova e per conoscenza i Carabinieri Forestali della Provincia di Mantova. Questo il testo del documento.

A seguito di notizie apparse sulla stampa e sui mezzi di informazione in data 18 agosto 2023 relative ad una imponente moria di pesci rinvenuta nel Viadanese come da oggetto, che ha causato anche molestie olfattive alla popolazione residente nei dintorni, poiché risulta che sia stata coinvolta ARPA per le analisi di competenza e le forze dell’ordine, si richiede cortesemente di conoscere i risultati degli esami svolti e di essere informati su quali cause hanno prodotto tale fenomeno negativo per l’ambiente e quali misure sono state adottate per contrastare questi eventi che negli ultimi anni sono sempre più frequenti e che sono stati oggetto di diverse segnalazioni da parte delle nostre associazioni di volontariato soprattutto nel periodo post Ferragosto quando il regime delle acque superficiali viene drasticamente e celermente ridotto da parte del Consorzio di Bonifica che ha il compito di regimentare il deflusso delle acque nei canali e nei fossi.

Da tenere presente che l’acqua è un bene non soltanto necessario per irrigare le coltivazioni degli agricoltori, ma serve per la flora e la fauna del territorio. Prosciugare completamente canali e fossi rende la vita impossibile non solo ai pesci ma anche a tutta una serie di animali autoctoni che si servono di questa risorsa per la loro esistenza. Tale pratica negativa ripetuta di prosciugamento e allagamento dei corsi d’acqua ha causato frequentemente la morte di pesci e della fauna ittica del territorio con conseguente putrescenza ed esalazione di odori molesti. La frequente situazione di emergenza sta causando problematicità anche agli animali, soprattutto volatili del territorio, che si nutrono e dissetano di quanto contenuto nei corsi d’acqua e che mantengono un equilibrio naturale. Per cui è doveroso rispondere ai cittadini ed agli enti di volontariato che si occupano di tutela della loro salute e benessere, delle responsabilità e rimedi adottati, per prevenire questi eventi molesti anche per l’uomo e che restano sempre a spese della collettività.

La presente lettera, lo ripetiamo, fa seguito ad analoghe segnalazioni effettuate negli scorsi anni durante incontri pubblici e riscontra la non soluzione della problematicità della gestione dei corsi d’acqua.

Per cui si ritorna a sollecitare un vostro urgente intervento per sanare la zona ripetutamente oggetto di criticità ambientale, per riportare l’acqua dei corsi di irrigazione ad un livello di qualità e di quantità accettabile che consenta la sopravvivenza degli esseri viventi“.

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