Bozzolo, protesta degli immigrati:
"Ridateci possibilità di imparare"
Soprattutto di carattere culturale per cosi dire, la protesta degli stranieri che lamentavano l'assenza di corsi scolastici come prevede l'accordo tra Prefettura e chi si accolla l'obbligo di accogliere queste persone
Plateale e prolungata protesta da parte di una ventina di profughi africani lunedì mattina in via Arini a Bozzolo. Per un paio di ore il gruppo ha occupato il marciapiede e una parte della via davanti alla casa dove sono ospitati. Si è trattato di una manifestazione pacifica, anche se qualcuno di loro ha dichiarato che erano stati chiamati i Carabinieri.
Le voci si sono un po’ alzate di tono quando è arrivato il mediatore Festus (pure africano), mandato dall’avvocato Paolo Novellini proprietario della Cooperativa che gestisce anche un’altra struttura per immigrati in via Giuseppina sempre a Bozzolo. Soprattutto di carattere culturale per così dire, la protesta degli stranieri che lamentavano l’assenza di corsi scolastici come prevede l’accordo tra Prefettura e chi si accolla l’obbligo di accogliere queste persone.
Il mediatore Festus ha ricordato loro che le scuole attualmente sono chiuse per le vacanze estive al che qualcuno ha ribadito che era da dicembre che non venivano portati a scuola a Mantova. E senza la conoscenza della lingua italiana diventava impossibile per loro cercare un lavoro. Sempre Festus ha rivelato che il sindaco di Bozzolo era al lavoro per creare una scuola per immigrati a Bozzolo, anche per il coinvolgimento dell’assessore Patrizia Togliani. Successivamente l’avvocato Novellini ha comunicato che, vista l’urgente voglia di studiare, nella stessa giornata di lunedì il primo corso di lingua italiana, lo avrebbe tenuto lui stesso.
“Se vuole venire stasera alle 21 cominciamo senza aspettare settembre, e potrà fare tutte le foto che desidera” ha garantito l’avvocato al nostro giornale. Poi ci sono in sospeso altre questioni come il pocket money relativo alla paga giornaliera e ai pasti in parte legate ai ritardi burocratici della Prefettura.
Poche ore dopo è arrivata una nota del comune: “L’Amministazione Comunale di Bozzolo, con il Sindaco Giuseppe Torchio e la delegata all’Istruzione prof. ssa Patrizia Togliani – si legge – in collaborazione con l’assessore alla cultura Irma Pagliari, è intervenuta da tempo presso il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (CPIA), per ripristinare a Bozzolo uno o più corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana”.
“In concomitanza del prossimo anno scolastico – spiega la nota – al momento della ricognizione da parte del CPIA dei fabbisogni, la candidatura sarà confermata, per cercare di garantire la realizzazione sul territorio comunale di questa importante offerta formativa. È nelle intenzioni dell’amministrazione offrire a breve anche corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana gestiti con personale volontario per rispondere alle richieste più immediate, consapevoli che l’esigenza di integrazione delle persone straniere nella comunità passa attraverso la necessità di favorire la reciproca comunicazione”.
Ros Pis