Cronaca

"Come famiglia, ecco perché
noi abbiamo scelto Oglio Po"

Come sottolinea la coppia, «Lavorare in un ospedale di queste dimensioni consente di dedicare più tempo ai pazienti e a vari aspetti che in realtà molto più grandi passano forse in secondo piano

Sara ed Emanuele sono originari della provincia di Benevento. Si sono conosciuti all’università, dove entrambi hanno conseguito la laurea in Scienze Infermieristiche nel 2022. Dopo una prima esperienza all’Ospedale di Reggio Emilia, hanno partecipato al concorso dell’Asst di Cremona. «Quando ci hanno chiamati è stata una sorpresa – raccontano – eravamo convinti che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per inserirci in un ospedale con un contratto a tempo indeterminato, e invece…».

Hanno scelto Casalmaggiore, «perché – spiegano – provenendo da una piccola realtà di provincia, per noi l’ideale è  vivere in un luogo a misura d’uomo. L’esperienza svolta a Reggio Emilia ci ha portati a cercare un ospedale in cui fosse possibile trovare un senso di familiarità, e così è stato».

Da febbraio 2023, Sara (23 anni) lavora nel reparto di Terapia Intensiva: «È stato un grande cambiamento – racconta – provengo da un’esperienza in medicina oncologica, dove trattavamo pazienti cronici in un reparto di 40 posti letto. Qui sono solo cinque, ma si tratta di emergenza-urgenza: i ritmi sono molto diversi e sento di avere tanto da imparare, ma posso contare sull’aiuto dei colleghi che mi affiancano ogni giorno».

Emanuele (22 anni) lavora invece in Medicina Interna. «A Reggio Emilia – spiega – avevo scelto lo stesso reparto, i ritmi sono simili così come le responsabilità. Mi sono sentito accolto e affiancato, con grande disponibilità da parte di chi lavora con me». Tra i punti a favore, la presenza di tecnologie adeguate sia in ambito medico sia gestionale: «Tutto è informatizzato – aggiunge l’infermiere – dalla cartella elettronica al sistema di distribuzione farmaci per i pazienti, questo facilita molto il lavoro».

Come sottolinea la coppia, «Lavorare in un ospedale di queste dimensioni consente di dedicare più tempo ai pazienti e a vari aspetti che in realtà molto più grandi passano forse in secondo piano. Anche qui c’è molto da imparare, ma puoi farlo con più calma e con la certezza di essere seguiti e tutelati». I primi mesi sono serviti ad ambientarsi, per porre le basi della nuova vita a Casalmaggiore, che per loro «potrebbe davvero essere il posto ideale».

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