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Viabilità, Piccinelli: "Ecco ciò
che servirebbe a Casalmaggiore"

“C’è un grande bisogno di strade più vivibili”: a dirlo, in una lunga riflessione, è Annamaria Piccinelli, consigliere di Vivace e Sostenibile, che a corredo della sua missiva al nostro giornale ha raccolto articoli che riguardano incidenti a danni di ciclisti avvenuti a Casalmaggiore negli ultimi anni. GUARDA LA FOTOGALLERY

“C’è un grande bisogno di strade più vivibili”: a dirlo, in una lunga riflessione, è Annamaria Piccinelli, consigliere di Vivace e Sostenibile, che a corredo della sua missiva al nostro giornale ha raccolto articoli che riguardano incidenti a danni di ciclisti avvenuti a Casalmaggiore negli ultimi anni. Una riflessione, la sua, che prende in esame prima varie strade del centro e poi le frazioni. La pubblichiamo qui di seguito.

“Da anni il capoluogo e molte frazioni chiedono interventi di riduzione della velocità, riduzione del traffico e in particolare dei mezzi pesanti, ma le mille criticità, lamentele, raccolta firme, appelli sui giornale che provengono da ogni dove, cadono nel vuoto.
Asolana. Da una veloce ricognizione che abbiamo fatto, risultano essere 17 i ciclisti investiti in 10 anni (circa un’ottantina gli incidenti in tutto, ma siamo in attesa di altra documentazione). I cittadini che abitano su quella strana e nelle vicinanze è come se, per rumori, vibrazioni e inquinamento, vivessero costantemente in una fabbrica. Poiché l’Arpa ha fatto i rilevamenti da tutt’altra parte, noi abbiamo messo centraline private che rilevano la situazione dell’aria che abbiamo denunciato in un esposto. La strada è statale, ma i ciclisti e i cittadini coinvolti sono di Casalmaggiore, eppure in Consiglio ci siamo sentiti dire che a Milano stanno peggio. E’ evidente che c’è un’idea di qualità della vita molto al ribasso.

Via Cairoli. Per ridurre la velocità bastava mettere attraversamenti pedonali rialzati. Il rifacimento del porfido poteva essere un’ottima occasione per introdurli e c’erano anche 130.000 euro, se non si fossero spesi per il “semaforone” di via Roma. A una nostra mozione in Consiglio, la risposta è stata molto chiara: perché spendere per rallentare la velocità quando nella via parallela c’è il semaforo che compie la stessa funzione?

Via Azzo Porzio. Si è pensato quindi di spostare tutto il traffico di via Cairoli su via Azzo Porzio, in aggiunta a quello già esistente, per sfruttare il semaforo. Quanto all’ultimo tratto di via Porzio, si è ammesso che risente della velocità: era stato promesso un attraversamento rialzato, ma i residenti attendono da anni invano.

Via Colombo. il traffico è diventato elevatissimo e notevole il peggioramento dell’aria.

Sperimentazione vie Cairoli-Colombo-Porzio. In quasi quattro anni di sperimentazione non è mai stata rifatta la segnaletica orizzontale: ancora non si sa dove si deve svoltare in via Colombo e non si sa dove mettersi al semaforo di via Porzio perché non sono segnate le corsie, c’è una transenna in mezzo strada e da tempo sono pressoché sparite le strisce pedonali. Senza contare che nel primo tratto di via Cairoli continua indisturbata l’alta velocità.

Sondaggio. Dopo la sperimentazione sopra descritta, si lascia la patata bollente ai residenti (lo si fa in periodo estivo, ad alcuni non è arrivato nulla e le attività commerciali sono escluse). Si costringe, con metodo plebiscitario, a scegliere tra il ritorno alla situazione deleteria di prima o a quella altrettanto assurda di ora.

Fossacaprara. E’ l’ultima in ordine di tempo a essersi fatta sentire sul giornale di pochi giorni fa, ma da anni lamenta l’alta velocità con cui le auto percorrono l’argine e scendono in paese. Inoltre la via di collegamento alla vicina Vicomoscano dove ci sono botteghe e scuole, è di fatto dedicata ai camion e mancante di un tracciato ciclabile.

Vicomoscano. Presenta la situazione peggiore di tutte le frazioni: traffico pesante segnalato e contato dai cittadini e alta velocità in pieno centro, davanti a due scuole e in assenza quasi totale di marciapiedi, ma l’amministrazione e la sua maggioranza in Consiglio hanno negato che ci sia un problema. In occasione della recente variante al Pgt abbiamo proposto una soluzione concreta per eliminare il passaggio dei mezzi pesanti, la riqualificazione di via Martana che si collega a via del Lazzaretto, ma visto che si ritiene il problema non sussistere, non serve una soluzione.

Quattrocase. Anche da qui, telefonate dei cittadini che lamentano alta velocità nella centrale via Gioberti.

Vicobellignano. Nonostante gli evidenti cartelli di divieto di svolta in via D’Azeglio, i Camion passano indisturbati anche se non devono scaricare nulla. Il giorno 10 gennaio scorso un cittadino ci ha segnalato il passaggio di 22 mezzi pesanti tra le 9:00 e le 17:00 in violazione del divieto. Inoltre, a parte la ghiaia e lo slalom tra le auto parcheggiate, i pedoni e ciclisti non hanno uno spazio sicuro dedicato.

Vicoboneghisio e Casalbellotto. Hanno bisogno di una ciclabile di collegamento. La prima frazione, nonostante la vicinanza al capoluogo, è separata da un “muro”, un cavalcavia ripido e pericoloso perché privo di spazio laterale.

Non dimentichiamo mai le due cicliste morte andando a far la pesa al centro commerciale. Se anche la Provincia mettesse in sicurezza domani quel passaggio, non ci sarebbero, nemmeno sulla carta, tracciati ciclabili comunali prima e dopo. Le misure del Pnrr e altre, sulla rigenerazione urbana, avrebbero potuto costituire una grande svolta, ma purtroppo una scarsa sensibilità al problema ha fatto sì che sia mancata negli anni una progettazione generale di viabilità innovativa (con rallentamenti, nuovi arredi e abbattimenti delle barriere) da mettere a bando ogni volta se ne presenti l’occasione”.

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