Cronaca

Sanità pubblica e sofferenza:
numeri (mancanti) in ASST Mantova

Centinaia attualmente i turni affidate alle aziende private con una problematica di reclutamento “interno”, ossia tramite concorsi, che non sembra vedere una soluzione a breve.

Proseguono le problematiche legate alla carenza di medici nei nostri ospedali, con rare eccezioni positive. Anche Mantova, inteso come territorio provinciale, sta mostrando più di una problematica. In particolare mancherebbero – per sopperire al fabbisogno necessario a colmare le esigenze della popolazione – ben ottanta medici di famiglia, nonostante le tredici unità che hanno iniziato la formazione triennale e che dunque – tra tre anni appunto – colmeranno parte del gap.

Non solo: negli ospedali, e in particolare nei Pronto Soccorso del Poma di Mantova, ma anche di Asola e di Borgo Mantovano i sanitari esterni dovranno essere reclutati per altri otto mesi da società o cooperative private con una spesa per ASST Mantova di 700mila euro, con possibilità di salire a 1.5 milioni di euro per riuscire a coprire un periodo più lungo (data la probabilissima estensione degli appalti).

Centinaia attualmente i turni affidate alle aziende private con una problematica di reclutamento “interno”, ossia tramite concorsi, che non sembra vedere una soluzione a breve. Una situazione che si vive da anni anche all’ospedale Oglio Po, come dimostrano peraltro i tanti “no” ricevuti da ASST Cremona nel concorso per Cardiologia. Insomma tutto il mondo è paese, si dice in questo caso, e la sanità pubblica continua a manifestare sofferenza.

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