Cronaca

Il cannetese Attilio Facconi a
Montichiari col mito Nuvolari

Durante l’illustrazione sono stati proiettati spezzoni di film in bianco e nero mostrando le immagini di alcune imprese sportive con il mitico sorpasso a fari spenti per prendere di sorpresa un concorrente che lo precedeva durante una partecipazione alle 1000 Miglia

L’esperto automobilistico di Canneto sull’Oglio Attilio Facconi è stato protagonista di uno degli incontri organizzati domenica mattina all’interno della Fiera Spider e Cabriolet a Montichiari in provincia di Brescia. Il tema scelto da Facconi per la sua interessante chiacchierata davanti ad un pubblico attento e curioso è stata la vita e le imprese sportive di Tazio Nuvolari. Lo spettacolare pilota mantovano ha ininterrottamente gareggiato per trent’anni dagli anni 20 agli anni 50 stabilendo già per questo un record ineguagliabile. Insieme a Facconi c’erano Fabrizio Rossi storico e presidente del registro internazionale Om e Mauro Carrozza presidente di Garda Musei. Durante l’illustrazione sono stati proiettati spezzoni di film in bianco e nero mostrando le immagini di alcune imprese sportive con il mitico sorpasso a fari spenti per prendere di sorpresa un concorrente che lo precedeva durante una partecipazione alle 1000 Miglia. Di Nuvolari Attilio Facconi non ha raccontato soltanto i successi alla guida rivelando anche le sue imprese amorose essendo attratto fortemente non solo dalle macchine e dai motori ma altrettanto dall’universo femminile con frequenti e conseguenti avventure extraconiugali. Probabilmente questa comune predisposizione uno dei motivi che fece nascere l’amicizia tra lui e Gabriele Dannunzio al quale lo accomunava pure la reciproca costante volontà di vincere sempre in ogni tipo di competizione. Il pilota mantovano grazie anche ad una florida condizione economica derivante da una famiglia di grossi proprietari terrieri in quel di Castel D’ario riuscì a fondare una Scuderia e a comperarsi una Bugatti. Inoltre amava vestire sempre in modo elegante acquistando gli abiti esclusivamente a Londra dove si faceva pure realizzare scarpe speciali. Questo per modificare l’incedere dovuto ad un arto leggermente più corto a causa di una caduta da cavallo che lo rendeva claudicante. Leggendaria la risposta alla famiglia Agnelli che gli aveva chiesto se secondo lui le automobili fossero di genere maschile o femminile: Nuvolari non ebbe tentennamenti nel definire la auto femminili perché delle donne possedevano tutto il fascino e l’eleganza con il vantaggio in più, che a differenza di loro le macchine non parlavano. Il simpatico quesito era scaturito durante un incontro al Vittoriale di Gardone Riviera dove fu consegnata a Nuvolari una Fiat in regalo per gratificarlo dei suoi successi sportivi a livello internazionale. Gli fu donata anche una piccola calamita a forma di tartaruga con la dedica “l’animale più lento sulla terra all’uomo più veloce al mondo.”

Ros Pis

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