Gozzi e Manfredi (M5S), ancora un
no deciso al Palazzetto casalese
"Sarà aperto tutti i giorni per le scuole e la domenica per le società sportive, che potranno utilizzarlo anche nei pomeriggi e alla sera. Ci saranno costi altissimi che qualcuno dovrà pagare"
Fermamente contrari al Palazzetto dello Sport a fianco del plesso scolastico della Marconi lo sono sempre stati. Per opportunità, costi, inappropriatezza del luogo. Ieri mattia Adamo Manfredi e Beatrice Gozzi (M5S) hanno ribadito il no in conferenza stampa. “Si è partiti nel 2020 – hanno spiegato – da un costo di 3.3 milioni di euro passato poi a 5 milioni e 965mila euro. A far salire così tanto le spese non è stato solo l’aumento dei costi dei materiali, ma le caratteristiche che la struttura deve avere proprio perché costruita in quel contesto. I fondali con multipalificazioni profonde e la costruzione di serbatoi per la ricezione acqua hanno fatto crescere il prezzo”. Farlo da un’altra parte, magari utilizzando qualche area dismessa avrebbe consentito di risparmiarsi quei costi. Ma non sono solo i soldi – seconso i due esponenti dei Cinque Stelle – il problema. “Al posto dell’area verde che c’è adesso e di fianco alle scuole sorgerà un corpo centrale di 43,82 metri per 35,93 metri per 12, 48 metri di altezza. 22mila e 800 metri cubi che avranno un notevole impatto. L’altezza del tetto della marconi è di 8,10 metri, l’altezza del portico della scuola 7,15 metri. A fianco una struttura più alta di quattro metri”. Poi c’è il luogo: “Uno spazio angusto, incastrato tra la scuola materna, l’argine, il capannone di un privato e la pista per apprendere le regole della strada. Un cubo alto 12 metri in un contesto paesaggistico che diverrà totalmente disarmonico.La passeggiata sull’argine, la vicina chiesa di Santa Maria. Hanno pure cercato di renderlo più integrato con i mattoni a vista ma sono dimensioni e ingombro che spezzano l’armonia ed equilibri con quello che c’è intorno”. Anche la viabilità diventerà un problema: “Totalmente insufficente, manca accessibilità e in caso di grandi eventi il problema si farà sentire ancora di più. Non è un caso che palazzetti come Viadana o Cremona siano costruiti a fianco di statali e tangenziale”. I costi di gestione saranno elevati: “Sarà aperto tutti i giorni per le scuole e la domenica per le società sportive, che potranno utilizzarlo anche nei pomeriggi e alla sera. Ci saranno costi altissimi che qualcuno dovrà pagare”. Un’ultima battua: “Nel 2020, quando chiedevamo che fosse un altro il luogo di realizzazione del Palazzetto ci si disse che non c’erano soldi per acquisire un’altra area. Oggi il palazzetto costa 2 milioni e 600 mila euro in più rispetto al progetto del 2020 e i soldi ci sono. L’unica cosa che mancava e che manca è la volontà di operare bene per la comunità nel suo complesso”.
N.C. (FOTO: Alessandro Osti)