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Rivarolo Mantovano, piazza
Finzi, la Primavera e la bellezza

Qui non è importante il quanto, ma il come. Contano i passi sulla strada, le parole dette, la vita che pulsa, adesso come nei ricordi della storia. Contano le piante, l'ambiente, le api, i bambini e gli anziani. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Rivarolo Mantovano è un piccolo borgo ricco di bellezza. Non solo quella della splendida Piazza Finzi recentemente messa a nuovo, quella dei vecchi palazzi e dei portici incantevoli dove, appoggiate ai muri, trovi ancora un numero considerevole di biciclette. E’ una bellezza più profonda che nasce da un accentuato spirito di comunità (innata nelle persone) e da una vocazione alla tutela della natura che nasce da un’amministrazione attenta anche ai piccoli particolari.

Lo vedi nei cestini, nei cilindri per posare i mozziconi di sigarette, nella cura del verde, nei progetti legati alla ripiantumazione, nei percorsi e in tutti quei piccoli accorgimenti a tutela delle api. Rivarolo Mantovano, e non a caso, è un comune amico delle api che porta avanti scelte consapevoli a tutela della biodiversità e dell’ambiente.

Ieri mattina il piccolo Borgo è stato teatro della Primavera in Piazza Finzi. Una quindicina di banchi tra fiori, prodotti legati alle api e associazioni di volontariato. Tra bambini attenti a scrutare l’arnia in trasparenza, anziani fermi a fare filos, famiglie in giro con i pargoli. Una piccola iniziativa di grande bellezza e di assoluta e intensa gioia per gli occhi ed il respiro più profondo, quello non meccanico dell’anima.

“Primavera in piazza Finzi – spiega il sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli – è un’iniziativa tesa a coinvolgere sostanzialmente la comunità e le comunità. I nostri paesi sono piccoli borghi che però hanno al loro interno delle peculiarità, che sono quelle di riuscire a fare le cose insieme e l’esempio di ieri mattina e del pomeriggio è proprio quello di fare le cose per una collettività che non è soltanto quella all’interno delle mura di Rivarolo Mantovano ma che va anche fuori, in un intorno territoriale. A questo mercato di fiori e di mieli ci sono un insieme di persone portatrici di esperienza nuove”.

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Bellissimo lo spazio con i disegni dei bambini. Api, e fiori, e uccelli. Una scelta, quella ambientale, che coinvolge e totalmente anche le scuole e tutta la comunità: “Cerchiamo di lasciare – conclude il Primo Cittadino – il nostro ambiente un po’ meglio di come l’abbiamo trovato. Questa è la sfida che come amministrazione ci siamo dati sin dal primo mandato e che abbiamo perseguito anche in questo secondo mandato. Siamo diventati comune amico delle api, abbiamo implementato due boschi perenni di pianura proprio con questo obiettivo: cercare di lasciare un ambiente migliore e più vivibile perché anche dalle nostre comunità non si parta verso le città in maniera definitiva ma si tenda per quanto possibile a ritornare”.

Qui non è importante il quanto, ma il come. Contano i passi sulla strada, le parole dette, la vita che pulsa, adesso come nei ricordi della storia. Contano le piante, l’ambiente, le api, i bambini e gli anziani. Contano la comunità e le comunità. E’ anche in questo la poesia di un piccolo borgo di frontiera, tra le province di Mantova e Cremona. Un borgo di porte merlate e di uccelli che volano alti nel cielo e a volte si posano sui palazzi per poi riprendere volo.

Nazzareno Condina (testo, foto e video)

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