Gazoldo, nella villa Palatina la
musica e il dramma ucraino
La musica, quella moderna è stata protagonista nella metà pomeriggio di domenica scorsa organizzato da Nanni Rossi con la presenza di Patrizia Cirulli, dalla voce singolare e impressionante, con Mimmo Paganelli
Ci sono poco più di 25 chilometri da Casalmaggiore a Gazoldo. Una mezz’ora circa che vale la pena percorrere per trovare una realtà che non tutti purtroppo conoscono. Al di la delle origini di Steno Marcegaglia e della sede principale della sua immensa realtà industriale o prima ancora per i riferimenti al letterato di idee Mazziniane Ippolito Nievo, il paese mantovano si distingue per una intensa attività culturale che si sviluppa all’interno della Rocca Palatina. Una palazzina liberty esternamente quasi anonima, anche per i lavori di restauro che la stanno coinvolgendo ma che all’interno rappresenta una sorpresa in ogni stanza dei diversi piani visitabili. Una suggestiva esposizione di figure storiche avute in donazione dal Museo delle Cere di Milano grazie alla lungimiranza del mantovano Nanni Rossi all’epoca assessore regionale alla Sanità. Una presenza impressionante per la somiglianza con gli originali e composta dai vari Giuseppe Garibaldi, Enrico Tazzoli, Fidel Castro e diversi Pontefici che si sono succeduti nel tempo in Vaticano. Per non parlare di una preziosissima e originale raccolta di spartiti di opere liriche. La casa divenne la residenza di Rosina Storchio celebre soprano ammiratissima dal musicista Giacomo Puccini. La musica, quella moderna è stata protagonista nella metà pomeriggio di domenica scorsa organizzato da Nanni Rossi con la presenza di Patrizia Cirulli, dalla voce singolare e impressionante, con Mimmo Paganelli ex direttore artistico di varie case editrici e da Luca Bonaffini ideatore della rassegna con Maura Bernini “Volevo lavorare dentro nei dischi” il titolo dell’incontro durante il quale Paganelli ha raccontato un sacco di aneddoti e di incontri con autentici big della canzone inframmezzato da brani suonati alla chitarra. La seconda parte dell’incontro invece era riservata al racconto sulle vicende ucraine raccontate da due giornalisti di spessore quali Luigi Alfieri, ex caporedattore della Gazzetta di Parma e Giuseppe Sarcina corrispondente dagli Stati Uniti del Corriere della Sera. Intervistati da Marco Morelli. Testimonianze dirette di un conflitto che va avanti da un anno e di cui non si prevede purtroppo la conclusione. Un accordo che fin’ora è mancato anche per la posizione non molto chiara da parte di Paesi stranieri fondamentali per l’assegnazione dei territori e anche per la ricostruzione delle città distrutte. In base a ciò che si andrà a stabilire su questo tema si concentreranno interessi economici mastodontici per rimettere in piedi le centinaia di edifici distrutti dalle bombe e dai missili. Alla fine dell’incontro un ringraziamento commosso da parte di una signora ucraina per l’interesse che i giornalisti manifestano attorno al dramma ucraino tenendo cosi viva l’attenzione dell’opinione pubblica. In conclusione un simpatico rinfresco nella cantina della storica dimora con fette di salame, focaccia calda e pasticcini offerti dall’organizzazione di Rocca Palatina.
Ros pis