Regionali, Angelo Angiolini (M5S):
"Democrazia rappresentativa malata"
"Può essere che la democrazia è matura, con solidi anticorpi istituzionali, per cui il voto diventa superfluo, ma un'astensione così massiccia è un chiaro segnale di sfiducia nella politica"
La spaccatura interna al Movimento Cinque Stelle, diviso tra sostenitori dell’accordo con i democratici di Majorino e fieri oppositori che non hanno fatto campagna elettorale (e molto probabilmente si sono astenuti) non ha di certo giovato al partito di Conte e ai suoi candidati. In provincia di Cremona dal 6,57% delle politiche, il consenso è calato a 3,67%. Nessuna possibilità dunque per il cremonese di esprimere un proprio candidato in Regione. A fare un commento a caldo è il candidato (e futuro portavoce) dei Cinque Stelle Angelo Angiolini. Angiolini parte dalla fortissima astensione registrata intutta la regione e anche in provincia di Cremona.
“Il rifiuto in massa del voto è una scossa tremenda, segno dello sfaldamento dei partiti e della loro assenza sul territorio. La democrazia rappresentativa è malata e la classe politica non è mai stata così in basso.
Può essere che la democrazia è matura, con solidi anticorpi istituzionali, per cui il voto diventa superfluo, ma un’astensione così massiccia è un chiaro segnale di sfiducia nella politica. Agli occhi dei cittadini la politica non risolve i loro problemi economici, e quelli ambientali non sono tra le loro preoccupazioni.
La vergognosa concentrazione della ricchezza e l’inefficace contrasto all’evasione, alla corruzione, ai privilegi, alle mafie sembrano irreversibili. Il Centro Destra prevale nettamente tra il 42% dei votanti sia in Lombardia che nel Lazio. Per il M5S un risultato deludente. Servirà un bagno di umiltà e un impegno ancora maggiore.
Evidentemente noi ci sbagliamo sul pericolo dello smantellamento del welfare e della Sanità pubblica e della devastazione ambientale in atto e prossima ventura“.
N.C.