Cronaca

Viadana, il PD: "Bellini ha confessato
l'incompatibilità. Deve andarsene"

"Tale omissione su un documento legalmente valido ha permesso a Bellini di essere nominato assessore da parte del Sindaco Cavatorta, ruolo per il quale percepisce anche uno stipendio pagato dai cittadini Viadanesi"

L’assessore Romano Bellini deve dimettersi, o essere rimosso. Non si placa la polemica sull’incompatibilità alla carica del membro della Giunta guidata da Nicola Cavatorta. Anzi, le parole dello stesso assessore sono per il PD viadanese benzina sul fuoco.

L’Assessore Romano Bellini – hanno scritto ieri in un comunicato – con le sue dichiarazioni a mezzo stampa in risposta alla contestazione di incompatibilità sollevata dalla lista Viadana Democratica, ha palesemente confessato di aver omesso nell’autodichiarazione, obbligatoria per legge e da lui presentata ad inizio mandato (relativa all’insussistenza di cause ostative alla carica), di essere titolare attraverso la sua azienda, di cui è rappresentante legale, di una convenzione con il Comune di Viadana che gli permette in cambio di manutenzione di un area verde di esporre la pubblicità della sua azienda sull’area in questione ed essere esentato dal pagamento del canone di concessione pubblicitaria altrimenti dovuto.

Tale omissione su un documento legalmente valido ha permesso a Bellini di essere nominato assessore da parte del Sindaco Cavatorta, ruolo per il quale percepisce anche uno stipendio pagato dai cittadini Viadanesi.

Nel caso in cui Romano Bellini avesse compilato correttamente l’autodichiarazione il Sindaco Cavatorta sarebbe stato impossibilitato a nominarlo Assessore per una palese causa di incompatibilità.

Non spetta a noi giudicare se tale omissione sia stata fatta volontariamente o dovuta alla non conoscenza della legge da parte dell’interessato ma riteniamo che in entrambi i casi è imbarazzante per qualsiasi Amministratore Pubblico trovarsi in queste condizioni di scarsa trasparenza.

Romano Bellini per correttezza dei cittadini del Comune di Viadana deve riconoscere l’errore commesso e rimettere il suo mandato nelle mandi del Sindaco Cavatorta, il quale non può far altro che prendere atto della grave situazione in essere, accettare le dimissioni ed eventualmente riassegnare le deleghe in questione“.

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