Cronaca

Radio Bassa Parmense web: paesi,
mestieri e miti con l'Eremita del Po

A partire da lunedì 16 gennaio e fino a lunedì 6 marzo, si parlerà del Grande fiume, con l’Eremita del Po, Paolo Panni, che condurrà il pubblico alla scoperta di paesi e mestieri, misteri e leggende, santi e religiosi

Da alcuni mesi, esattamente dal 2 luglio 2022, è sbarcata online, sulla sponda opposta del fiume una nuova web radio: Radio Bassa Parmense, che tutti possono raggiungere al sito www.radiobassaparmense.com.

Di fatto è andata a raccogliere il “testimone” della storica Radio Bassa Parmense, emittente di San Secondo Parmense nata nel 1978 sede in via della Repubblica fornita da Pier Luigi Poldi con due stanze al primo piano: una con un gran tavolo per le riunioni e per affettarci qualche salame; l’altra divisa in due da una parete.

Da una lato l’archivio musicale, il trasmettitore ed una postazione d’emergenza. Dall’ altro lato, lo studio vero e proprio, insonorizzato coi classici portauova, il mixer, i piatti, i registratori ed un tavolo per gli ospiti.

I fondatori di quella radio erano un gruppo di amici: Cesare Pezzarossa, Pier Luigi Poldi Allaj, Daniele e Vincenzo Gaibazzi, Carlo Furia, Romano Cassoni, Vito Bodini, Stefano Faelli, Gian Paolo Marani, Carlo Bonini, Felicina Lubinu, Mario Pedretti, Marco Bergamaschi, Germano Malanca, Giacomo Scalvenzi, Floriana Caporali, Mauro Adorni (Iaio), Maurizio Zanni, Mario Bocelli.

Trasmetteva con un auto costruito da 50 watt per poche ore la sera e tutto il giorno il sabato e la domenica, irradiava i suoi programmi dai m 91.650 MHz, assumendo poi forma di cooperativa a responsabilità limitata.

Il palinsesto proponeva: il radiogiornale letto da Pier Luigi dalla “Gazzetta di Parma”, il liscio con dediche di Daniele e Vincenzo, il varietà “I Lambruscosonti” di Romano, la musica dei Dj Giacomo e Germano, i dibattiti sui problemi del paese.

Nonostante il potenziamento ai 100 watt, l’entrata nel circuito di Radio Si ed il cambio della sede nella Rocca, chiuse qualche anno dopo. Ora è rinata grazie all’idea di Claudio Baghi, che lavora a questo progetto da due anni.

“Abbiamo acceso l’interruttore il 2 luglio scorso – racconta Baghi – l’idea di rifare una radio è nata a me nel 2020 e subito ho chiesto a Germano Malanca ed a Vincenzo Gaibazzi se potevo utilizzare il vecchio nome di Radio Bassa Parmense e se erano interessati a ricominciare l’avventura radio ma sotto una forma nuova sia di radio (in questo caso web) che si contenuti con rubriche culturali di casa nostra come la storia, il dialetto e la gastronomia. Tutto è iniziato con la voglia di fare una radio locale – prosegue – e per l’amore per la Bassa senza sapere cosa sarebbe successo. Ora ci stiamo accorgendo che c’è interesse e, senz’altro, i social aiutano molto, In questo momento a lavorarci siamo in 11 oltre agli occasionali”.

Come evidenziato viene dato spazio anche alla cultura ed ecco che, fino a marzo, si parlerà di Grande fiume. Tutti i lunedì, in diretta, dalle 21, a partire da lunedì 16 gennaio e fino a lunedì 6 marzo, si parlerà del Grande fiume, con l’Eremita del Po, Paolo Panni, che condurrà il pubblico alla scoperta di paesi e mestieri, misteri e leggende, santi e religiosi, piene e paesi scomparsi, turismo per arrivare a parlare anche del ponte Verdi. Per seguire le trasmissioni sarà sufficiente andare al sito radiobassaparmense.com, tutti i lunedì sera, dal 16 gennaio, alle 21, con repliche il martedì alle 16 ed il mercoledì alle 10.30.

redazione@oglioponews.it

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